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Consortium Grows, 55 milioni per la rivoluzione green del Salento

“Nelle casse dei 25 comuni interessati sono previsti un totale di 55 milioni.”
Consortium Grows, 55 milioni per la rivoluzione green del Salento

Si prospetta un Salento non solo sempre più verde ma anche più ecologico, soprattutto in virtù dei 55 milioni provenienti dalla Comunità Europea per riqualificare i comuni più a meridione della regione Puglia. Sono coinvolti in questo mastodontico progetto, denominato Consortium Grows, le città di Arnesano, Campi Salentina, Carmiano, Castri di Lecce, Cellino San Marco, Copertino, Galatone, Guagnano, Galatone, Gallipoli, Leverano, Lizzanello, Manduria, Maruggio, Morciano di Leuca, Nardò, Novoli, Salice Salentino, Sannicola, San Donaci, Squinzano, Surbo, Trepuzzi, Tuglie, Ugento e Veglie. Nei confronti delle suddette località verrà avviato un progressivo processo di evoluzione che punterà ad aumentare il risparmio energetico, ottimizzare le energie rinnovabili, rendere più efficiente la pubblica illuminazione, ridurre le emissioni di CO2, favorire le partnership tra pubblico e privato nei territori interessati e molto altro.

Consortium Grows

Sono 25 i comuni della provincia di Lecce, Brindisi e Taranto interessati dal Consortium Grows, in un progetto definito nello specifico Green Revolution of Wealth in Salento, rivoluzione verde per la ricchezza in Salento, in un piano dove l’obiettivo è la crescita nel nome dell’ecologia e della collaborazione. Capofila tra le località interessate è il comune di Campi Salentina, che per primo beneficerà del programma di assistenza tecnica e finanziaria di natura europea definito Elena, acronimo di European Local Energy Assistance, in collaborazione con la Banca Europea per gli Investimenti. Sono attesi in aggiunta anche i finanziamenti del FESRR ed altre somme legate a supporti di natura nazionale, per quanto riguarda il rimodernamento e il miglioramento dell’efficienza degli edifici pubblici. Il finanziamento legato alla collaborazione definita Consortium Growts andrà a modificare l’impatto energetico delle strutture pubbliche, puntando al livello Nzeb, acronimo di Near Zero Energy Buildings, ovvero con l’obiettivo di un bassissimo impatto ambientale, e all’ottimizzazione dell’illuminazione pubblica. Tutto questo è finalizzato alla riqualificazione energetica del Salento e all’abbassamento delle emissioni di CO2, come stabilito dai criteri di Europa 2020, dando vita a un territorio green ed ecologicamente compatibile con l’ambiente circostante.


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