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Reliquie di San Tommaso ritrovate nella chiesa matrice di Mottola

Reliquie di San Tommaso ritrovate nella chiesa matrice di Mottola

Continuano a riservare sorprese le indagini archeologiche pugliesi, numerosi sono infatti i ritrovamenti storici di questi ultimi anni, che hanno portato alla luce interessanti scoperte sull’origine della regione e sui vari popoli e personaggi che vi transitarono. L’ultima scoperta è stata effettuata nella chiesa matrice Santa Maria Assunta a Mottola, in provincia di Taranto, dove sono state ritrovate nel corso di alcuni lavori di restauro, due reliquie appartenenti a San Tommaso Becket.

La teca sigillata in zinco, di cinque centimetri per cinque, conterrebbe al suo interno una reliquia del santo, datata dall’archeologo che l’ha ritrovata intorno al 1400/1500, oltre che un frammento osseo di cui si erano perse le tracce, poi ritrovato in una pergamena datata al 1884 e riposta dal vescovo Bacile nella pietra santa dell’altare.

Le reliquie sono da subito state poste nel nuovo altare durante la consacrazione ed il parroco ha spiegato che da circa un anno si era alla ricerca di santuari in Italia che contenessero queste reliquie di San Tommaso. L’ultimo contatto avvenuto interessava una chiesa di Verona che porta proprio il nome del santo. La sorpresa è stata proprio il ritrovamento a Mottola, in provincia di Taranto. Il ritrovamento è ancora più caratteristico se si pensa che proprio oggi 29 dicembre si terranno i festeggiamenti per il santo patrono, San Tommaso Becket in città. Si sta pensando in questi giorni proprio ad un gemellaggio con Canterbury, in modo da potenziare il turismo religioso verso la città di Mottola, appartenente alle tappe della via Francigena.

Il Santo nato a Londra nel 1117, fu ordinato arcidiacono e fu collaboratore dell’arcivescovo di Canterburty Teobaldo. Cancelliere di Enrico II, morì nel 1161. Tommaso ebbe in vita un ruolo autoriale nella sede primaziale di Canterbury, divenendo uno strenuo difensore dei diritti della Chiesa, inimicandosi in questo modo il sovrano, successivamente fuggì in Francia, dove visse in esilio. Fu ucciso dai sicari del re, che lo presero nella cattedrale, dove li attendeva indossando i paramenti sacri.


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