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Segnali di ripresa per le coltivazioni di ortaggi della provincia di Lecce, in tendenza rispetto ai risultati ottenuti nel corso degli anni passati. A stabilire queste statistiche è uno studio condotto dall’Osservatorio Economico diretto da Davide Stasi, che traccia un trend in controtendenza rispetti a quelli del 2012 legati all’estensione delle superfici agricole e alla produzione di determinati tipi di colture.
Il risultato positivo è legato in particolar modo agli ortaggi, come il pomodoro locale che in primis vede la sua produzione raddoppiata nell’arco degli ultimi cinque anni, con un aumento della superficie a esso dedicata pari al 32 percento. Anche le cipolle, la carota, la patata, i cavolfiori e i legumi sono diventati veri protagonisti delle colture del leccese, oggetto di grande attenzione da acquirenti provenienti da tutto il mondo. È da riconoscere anche la crescita della produzione del grano duro, direttamente legato all’aumento dell’attività dei pastifici locali.
L’andamento del settore agricolo, in particolare degli ortaggi, di questi ultimi cinque anni, è stato presentato all’assemblea dei giovani di Confagricoltura a Lecce, alla presenza di Emanuele Savona, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Giovani Agricoltori del Sud, e di Donato Chievo, membro del comitato di presidenza della stessa organizzazione.
Entrando nel dettaglio, i fattori che hanno inciso positivamente su questo andamento sono molteplici, ma di importanza primaria sono risultate essere le varie condizioni climatiche di questi ultimi anni. Molte filiere sono state alterate da diverse anomalie meteo-climatiche, a cui si aggiungono anche la presenza di vari parassiti e batteri che hanno modificato sia negativamente che positivamente diverse produzioni. Lo sviluppo della meccanizzazione dell’agricoltura, grazie a trattori e mietitrebbiatrici, all’uso di tecniche di irrigazione più moderne e di specifici antiparassitari, è risultato essere un fenomeno da tenere seriamente in considerazione, capace di accelerare in maniera netta lo sviluppo della coltivazione di ortaggi nel profondo del Salento.
I dati raccolti possono essere indicativi e dare un’idea di quale sia la strada giusta da intraprendere per perfezionare le colture risultate positive, e dove intervenire per ristabilire il successo di quelle risultate mancanti.
Data: 11 Ott 2018
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