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Siamo a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce, qui la sperimentazione e la ricerca sui semenzali stanno portando a risultati concreti e significativi per trovare piante che siano immuni da Xylella e che possano quindi entrare nella fase di produzione di olio novello.
La ricerca parte dall’oleificio Foresta Forte di Giovanni Melcarne, un imprenditore e al tempo stesso presidente del consorzio Dop Terra d’Otranto, che sta incentivando a proprie spese innesti di 270 diverse cultivar, con l’ausilio degli scienziati dell’Isps del Cnr di Bari. Una fase del tutto innovativa alla quale si sta procedendo con la spremitura di olive provenienti dai semenzali, piante spontanee di olivo giunte a frutto, immuni da Xylella fastidiosa.
Sono numerosi gli esemplari di olivi selvatici, inestimabile risorsa di biodiversità olivicola salentina, che vengono scoperti all’interno di aree abbandonate. Al momento l’analisi in laboratorio sugli esemplari è volta all’individuazione di varietà immuni alla Xylella, il fastidioso batterio che sta portando alla completa distruzione del patrimonio olivicolo salentino, per la produzione di olio novello.
L’imprenditore Giovanni Melcarne ha predisposto un piccolo frantoio per la spremitura di queste drupe di semenzali. Sino ad oggi si sono effettuate delle spremiture dalle quali si attendono al momento i risultati. Le analisi sulla qualità di olio novello così ottenuto dovrebbero infatti giungere nel corso di questa settimana e potrebbero risultare davvero sorprendenti. Come ha dichiarato lo stesso Melcarne: «Siamo fiduciosi di trovare nel Salento la prima pianta di olivo al mondo immune a Xylella, questo sarebbe un grande risultato dal punto di vista della conservazione delle varietà autoctone».
Data: 9 Ott 2017
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