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Dopo diverse battaglie, ricorsi e stop la regione Puglia ha deciso di seguire le direttive europee sulla questione Xylella, dando seguito agli espianti già imposti da Bruxelles per arginare l’infezione che fa strage di ulivi anche secolari in Puglia e in particolar modo nel Salento. Conformandosi alle direttive comunitarie la regione procederà con l’eradicazione immediata delle piante infette che presentano già sintomi dell’infezione o sono sospettate di essere state colpite entro un raggio di cento metri dalla Xylella.
È stato approvato in aula consiliare l’adeguamento, con 34 voti a favore e 26 contrari. Le disposizioni messe in atto stabiliscono anche che l’accesso al fondo di solidarietà nazionale previsto per la compensazione del mancato reddito per la batteriosi si consente anche alle aziende di vivai non agricoli, cioè quelle che producono substrati differenti dal suolo agrario. Un approccio diverso riguarda invece gli ulivi secolari, dove la salvaguardia garantita dalla legge ribadisce che sino a quando questi rientrano nell’area soggetta all’estirpazione vanno lasciati nel loro posto, garantendo una prosecuzione della sperimentazione scientifica per consentirne la stessa vitalità.
L’assessore regionale all’agricoltura Leo di Gioia ha sostenuto che si necessiterà un intervento dinamico e costante per arrivare ad un livello tale di dettaglio che costringa ad ulteriori passi. «Vorremmo mantenere in piedi il principio che stiamo tutelando gli ulivi secolari anche, e soprattutto, perché questa materia è delicata dal punto di vista scientifico e ci sono ricerche che ci possono confortare nel tempo». La regione ripartirà quindi in questi giorni con gli espianti.
Data: 11 Set 2017
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