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Sono più di 500 le imprese al femminile nella città di Lecce, stando ai dati che emergono dall’analisi dei numeri nel registro delle imprese, grazie al confronto tra i dati dei diversi anni in esame. Un risultato dal quale emerge come siano sempre più gettonati i settori alloggio e ristorazione con gestione tutta al femminile. L’analisi si colloca nello sfondo della decima edizione del Giro d’Italia delle donne che fanno impresa, organizzata da Unioncamere in collaborazione con il comitato per l’imprenditoria femminile alla Camera di commercio di Lecce. L’obiettivo è quello di formare le giovani imprenditrici per fornire strumenti formativi per chi aspira a diventarlo, per dare visibilità alle dinamiche riguardanti l’occupazione femminile per creare consenso sul tema delle pari opportunità.
Nel sistema imprenditoriale salentino, al 30 settembre 2017 sono più di 16.000 le imprese capitanate da una figura femminile, mentre tre anni prima (al 2014) erano oltre 15.000, con un aumento del 3,1% ed una crescita doppia rispetto alle imprese globali. La femminilizzazione in provincia di Lecce presenta un tasso oltre il 22,4% con un aumento leggero rispetto allo stesso periodo del 2014, leggermente superiore al medio nazionale e leggermente più basso rispetto a quello medio regionale. In regione Puglia le province di Foggia, Taranto e Brindisi mostrano rispettivamente un 26,1%, 25,5% e 22,9%, mentre la provincia barese si aggira intorno al 21,2%.
Nel corso del triennio, come mostrano le statistiche, le imprese rosa in città sono concentrate prevalentemente sui servizi di alloggio e ristorazione, mentre le altre attività sui servizi per la persona. Qualsiasi settore economico evidenzia una crescita ad eccezione del commercio e delle attività manifatturiere. L’inclinazione è netta per quanto riguarda alcuni ambiti, primo tra tutti le attività di servizi che comprendono servizi per la persona come lavanderie, parrucchieri, centri estetici e simili. In questi settori più di 45 imprese su 100 sono gestite da donne, ovvero 268 aziende su 674. In altri settori invece è del tutto marginale la componente femminile, come l’edilizia, con tasso di femminilizzazione del 5,5% e il comparto estrattivo con 4 imprese capitanate da donne.
Data: 7 Dic 2017
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