La frittura di pesce prende anche il nome di frittura di paranza che deriva dalla tipologia di pesca fatta con barche che praticano la pesca a strascico, ovvero trascinando le reti dal fondo: queste tipiche imbarcazioni si chiamano appunto paranze.
Questo tipo di pesca è molto diffuso in Puglia dove, come si può immaginare, una buona frittura di paranza non manca mai in casa come nei ristoranti che con il pesce fresco preparano la maggioranza dei piatti tipici pugliesi come la zuppa di pesce e altre gustose ricette.
Il pesce misto da frittura si trova già preparato nei banchi dei mercati del pesce e in Puglia comprende diverse varietà di pesce fresco di pesca locale, povero e di piccolo taglio.
Nella frittura di mare pugliese non devono mai mancare pesci come triglie (piccole), molluschi come seppioline, calamari tagliati ad anelli e totani, e crostacei come gamberetti.
olio extravergine di oliva o olio di arachidi q.b. (circa 2 litri)
sale q.b.
limone a spicchi
Preparazione Frittura di pesce
Pulire i pesci rimuovendo le squame e le interiora se non è stato già fatto dal pescivendolo; per i pesci piccoli (triglie) si consiglia di lasciare la testa; lavarli in abbondante acqua corrente e asciugarli accuratamente.
Preparare la farina in un piatto ampio e infarinare ripetutamente i pesci uno alla volta, dal più grande al più piccolo, facendo attenzione a non romperli; intanto versare l’olio in un tegame per friggere ampio e alto, per immergere il pesce completamente senza doverlo girare rischiando di romperlo: portare l'olio quasi ad ebollizione; controllare la temperatura immergendo una parte di un pesce qualsiasi e verificando se inizia a friggere.
Immergere i pesci uno alla volta nell'olio bollente e friggere per un paio di minuti circa: il tempo dipende dalla grandezza di ogni pesce; una volta fritti, porre i pesci, ben dorati e croccanti, ad asciugare su carta assorbente da cambiare due o tre volte.
Salare e servire la frittura in tavola accompagnata da spicchi di limone che possono essere premuti e utilizzati come condimento se gradito.
Si consiglia di consumare la frittura ancora caldissima per gustarne al meglio la croccantezza. Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.
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