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Intitolazioni delle vie-bipartisan a Nardò, in provincia di Lecce. A determinare la nuova toponomastica cittadina è stato il sindaco Pippi Mellone, sindaco di destra eletto da una coalizione civica trasversale, capitanata dal movimento ‘Andare Oltre’. Figure politiche e della storia italiana tra i nomi ‘coinvolti’: si va da Che Guevara a Peppino Impastato, i tre ragazzi uccisi nella strage di Acca Larentia, Che Guevara, Giorgio Perlasca, Marco Pannella, Walter Rossi, Giorgina Masi, Paolo Di Nella (ultimo caduto degli anni di piombo a Roma, giovane ecologista missino, ndr), i fratelli Stefano e Virgilio Mattei.
Un addio agli steccati ideologici, in nome di persone che, in un modo o nell’altro, secondo il sindaco Mellone “rappresentano un esempio e meritano di essere ricordate”. Tra queste anche il violinista di Nardò Luigi Stifani, scomparso nel 2000, dopo una vita dedicata alla musica e allo studio del Tarantismo. “Undici vie della nostra città-ha spiegato Mellone-da oggi hanno i nomi di queste persone. Vite, esperienze, esempi che meritano di essere ricordati, senza steccati ideologici, politici o di altro tipo”. Una scelta che supera i retropensieri, realizzata da un amministratore che già nello scorso luglio era salito agli altari delle cronache nazionali grazie all’emanazione di un’ordinanza anticaporalato, che stabiliva il blocco del lavoro delle aziende agricole dalle 12 alle 16, con l’obiettivo di salvaguardare la salute dei lavoratori.
Data: 9 Set 2016
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