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Il Trattato sulla Falconeria scritto da Federico II in mostra a Bari

“Un'occasione unica per sperimentare dal vivo gli scritti di Federico II di Svevia sull'arte della caccia.”
Il Trattato sulla Falconeria scritto da Federico II in mostra a Bari

Si intitola “De Arte venandi cum avibus” e fu scritto da Federico II di Svevia il trattato sulla falconeria esposto da ieri al castello svevo di Bari. L’esposizione intitolata “Il potere dell’armonia. Federico II e il De Arte venandi cum avibus” è nata dalla collaborazione tra diversi artisti e studiosi nei tre castelli in cui è stata realizzata. La mostra ha infatti lasciato Castel del Monte per approdare a Bari nell’incantevole scenario del castello svevo.

De Arte venandi cum avibus

Il trattato incentrato sulla caccia con i falchi fu scritto da Federico II di Svevia in seguito a sperimentazioni dirette sul territorio nell’ambito della caccia, passione che come sappiamo interessò il sovrano, consta di 600 pagine e fu colpito all’epoca dalla damnatio memoriae che interessò tutta la casata sveva. L’esposizione è stata curata a livello musicale da Riccardo Muti, per le scenografie e le illustrazioni da Pizzi Cannella, per gli apparati scientifici e per la traduzione da Anna Laura Trombetti, mentre per la consulenza scientifica e le foto da Ortensio Zecchino.

Damnatio Memoriae

Il testo non fu considerato anticamente in seguito all’aggressione angioina e per la stessa mole che lo caratterizza. In realtà la sua importanza è insita nelle considerazioni che anticipano di secoli l’osservazione e lo studio del comportamento degli animali, restando insuperato sotto diversi aspetti sino a Konrad Lorenz, fondatore dell’Etologia. Federico II di Svevia fu appunto un sovrano illuminato, un uomo di grande cultura e conoscenze che rivitalizzò la vita artistica e culturale del suo regno, con apporti importanti come il suddetto trattato.

La mostra

La mostra intende sottolineare attraverso le tematiche artistiche e scientifiche del trattato sull’arte venatoria, l’unione tra le tre strutture da essa interessate: Castel del Monte, il castello svevo di Bari ed il castello di Trani. Al visitatore viene mostrata l’edizione tradotta del Trattato Federiciano, per immergersi completamente nella vita e nelle passioni di Federico II. Il percorso iconografico alterna interessanti miniature medievali a fotografie e dipinti per un’esperienza completamente accompagnata dalla musica.


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