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“Il sacro cuore non si tocca”. E’ il messaggio chiaro, esplicito, urlato a gran voce ieri mattina da oltre 1500 persone, che hanno sfilato per le vie di Gallipoli nella manifestazione organizzata dal Comitato pro ospedale “Sacro Cuore”: cittadini, operatori sanitari, associazioni del territorio e le forze politiche locali quasi al completo a tutela del nosocomio, “minacciato” dalle ombre lunghe del ridimensionamento voluto dal piano regionale sanitario che prevede l’accorpamento, per alcuni servizi come il punto nascita, e Ortopedia con il “Ferrari” di Casarano. “Sì al potenziamento e no al ridimensionamento” uno degli slogan maggiormente gettonati sugli striscioni che hanno accompagnato la rumorosa ma composta marcia.
Ricca la presenza di bandiere di partiti politici: tra i presenti anche i sindaci Tuglie, Alezio e Sannicola, il consigliere regionale Ernesto Abaterusso, l’onorevole Fritz Massa: in testa la corteo l’ex sindaco Flavio Fasano. Presenti anche i rappresentanti di “Noi Salvini”, Aldo Aloisi e il consigliere Andrea Caroppo. Una tutela multi-partisan, contro una “politica dei tagli che non può privare un territorio dei diritti più sacrosanti”. A rischiare la chiusura, oltre a Gallipoli, sono oltre 20 ospedali su scala pugliese, toccati da manovre che fan rima con ridimensionamento nel numero dei posti letto, accorpamenti e chiusura di reparti: a lottare per restare “in vita” ci sono oggi i ricoveri di Manfredonia, Lucera, Fasano, Martina Franca e molti altri centri ospedalieri.
Data: 11 Gen 2016
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