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Mascherina, distanziamento, posti limitati, doppio turno di visita alle 11 e alle 15 e prenotazione obbligatoria: proseguono anche nel prossimo fine settimana (sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre) e per tutto il mese di novembre, nel rispetto delle attuali norme anticovid19, le visite guidate nel Parco Archeologico di Rudiae, lungo Via San Pietro in Lama, a Lecce.
Grazie a un accordo di promozione e valorizzazione stipulato tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto e ARVa Srl, in collaborazione con il Comune di Lecce, sarà possibile infatti visitare il Parco e l’Anfiteatro, costruito nei primi anni del II sec. d.C., durante il regno di Traiano, fino al dicembre 2021.
Lecce è l’unica città al mondo ad avere due anfiteatri romani a distanza di circa tre chilometri: quello di Lupiae in Piazza Sant’Oronzo, nel cuore di Lecce, e quello dell’antica Rudiae, nelle campagne alle porte del capoluogo salentino.
Il percorso di visita di Rudiae prende avvio dall’area di Fondo Acchiatura. Qui è possibile visitare le strutture archeologiche messe in luce nel corso dei vecchi scavi degli anni ’50, ovvero le due strade basolate ortogonali, il luogo di culto e l’ipogeo ellenistico, al quale non è possibile accedere. Dopo aver visitato i resti archeologici di Fondo Acchiatura, il percorso prosegue sul lato nord dove un varco nel muro a secco consente un’affascinante veduta dall’alto dell’anfiteatro al quale si accede mediante una rampa di scale in acciaio situata in corrispondenza dell’ingresso sud del monumento; il sito è parzialmente fruibile anche per persone con disabilità motoria, poiché è presente un percorso semi-sterrato lungo il lato est che, attraverso una rampa in terra, permette di scendere nell’anfiteatro dall’ingresso nord.
La visita, supportata dal virtual tour su tablet e da pannelli con foto, ricostruzioni virtuali e illustrazioni grafiche, permetterà di scoprire tutte la fasi di vita e monumentalizzazione dell’area, a partire dall’Età messapica, quando fu realizzata la cisterna (lacus) per la raccolta delle acque meteoriche, fino ad arrivare alla costruzione dell’anfiteatro nei primi anni del II sec. d.C., durante il regno di Traiano. In seguito, si risale dalla rampa in terra e da lì si percorre la stradina perimetrale che consente una vista stupenda del settore ovest, dove è possibile osservare la stratificazione delle strutture del lacus, dell’anfiteatro e del muretto a secco ottocentesco, impreziosita dalla presenza degli ulivi. Oltre agli aspetti archeologici, il sito, distante dall’inquinamento acustico della città, è caratterizzato da un silenzio suggestivo, interrotto solo dal frinire delle cicale, e dagli aromi delle presenze botaniche mediterranee (timo, rucola a fiori bianchi, orchidee, ecc.), in grado di sviluppare molteplici percezioni sensoriali.
Data: 28 Ott 2020
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