Home » Puglia Blog »
La regione Puglia, dalla città di Bari a Otranto, da Troia a Trani, sa offrire veri e propri capolavori di architettura legata all’antico romanico. Le sue origini nascono con i viaggi in Terra Santa durante l’egemonia del Sacro Romano Impero, ed è capace di legare il tipico rigore architettonico medievale agli orpelli peculiarmente orientali, creando effetti particolari capaci di risultare suggestivi ma essere anche efficienti. Sono diversi gli edifici sacri sparsi lungo il territorio regionale che risultano essere emblematici e ammirati da tutti gli appassionati e non.
Contenuto
Simbolo per eccellenza dello stile romanico in Puglia è la Basilica di San Nicola nella città vecchia di Bari. Le sue origini si possono ricondurre ai primi anni 1000, quando tre navi si diressero da quella che sarebbe divenuta l’Italia in Medio Oriente, sostando a Myra e trafugando le spoglie del Santo in una fuga che le condusse al capoluogo pugliese. La facciata della struttura risulta essere semplice risultando tuttavia imponente, apparendo all’improvviso nel labirinto dei vicoli che compongono la zona costiera della vecchia Bari. L’interno è a tre navate e i capitelli richiamano il corinzio, adornati da fiori in pietra. Da qui è possibile scendere nella cripta dove 28 colonne circondano la tomba di San Nicola, romaniche e bizantine.
Spostandosi più a nord è possibile scoprire un altro capolavoro del romanico pugliese, austero e architettonicamente elevato: è la Cattedrale di Trani, una chiesa isolata, affacciata su un mare infinito sull’estremità del lungomare del centro cittadino e realizzata con pietra calcarea bianca capace di riflettere la luce del sole. Particolarmente apprezzata è la scalinata a doppia rampa che sale al portale maggiore, o il campanile capace di estendersi 59 metri più in alto del resto della struttura.
Molto simile è la Concattedrale di Santa Maria Assunta di Ruvo di Puglia, realizzata su strutture preesistenti e sita poco sopra le colline locali, con al centro un impianto medievale. Procedendo al suo interno verso destra si può accedere alla cripta, che custodisce i resti di una basilica paleocristiana. La facciata possiede spioventi molto accentuati decorati da un rosone vasto e pregiato.
Nel corso del Medioevo sorsero un gran numero di strutture lungo tutta la regione, realizzate dai vari viaggiatori diretti o di ritorno dalle crociate. A Monte Sant’Angelo il santuario di San Michele Arcangelo si sviluppò intorno la grotta celeste proprio in questo modo, incrociando lo stile romanico con il longobardo, l’arabo e il bizantino. Anche la Cattedrale di Troia mostra queste caratteristiche, sull’appennino dauno, con un rosone che adorna una facciata orientaleggiante. La Cattedrale di Otranto fu eretta su desiderio del vescovo normanno locale come roccaforte contro le influenze culturali straniere, e il suo stile richiama l’arabo e il romanico in maniera particolarmente spiccata. Capolavoro è in questo caso il mosaico sito sul pavimento, realizzato dal monaco Pantaleone ed è un enorme albero della vita con scene epiche e tratte dalla Bibbia. Spesso oggetto di restauro a Lecce è l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, rimaneggiata nel tempo, e a Brindisi la Chiesa di Santa Maria del Casale mostra una facciata bicromatica con il Giudizio Finale di Rinaldo da Taranto sulla controfacciata. La Cappella di Santo Stefano a Soleto è ricoperto all’interno da affreschi tipicamente giotteschi, mentre a Galatina la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria rappresenta la transizione tra lo stile romanico e il barocco, come desiderato da Raimondo Orsini del Balzo di ritorno da un pellegrinaggio in Egitto.
Data: 9 Nov 2018
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.