Ricetta: Pitteddhe salentine
Dolci e desserts pugliesi

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Pitteddhe: tipico dolce salentino con mostarda d’uva

Pitteddhe salentine

Indice [ ]

  1. Presentazione della ricetta
  2. Caratteristiche della ricetta
  3. Ingredienti della ricetta
  4. Spiegazione della ricetta
  5. Commenti
  6. Altre ricette tipiche
presentazione ricetta

Presentazione

Le pittelle o pitteddhe salentine sono un dolce di origine contadina della tradizione gastronomica salentina; l’impasto di questo tipico dolce salentino è davvero semplice: gli ingredienti utili sono pochi e genuini, solo farina, olio extravergine d’oliva e buccia di limone grattugiata, senza neanche lo zucchero.

Queste crostatine hanno la forma di piccoli cestini dai bordi rialzati e sono farcite con mostarda (marmellata) d’uva, solitamente prodotta in casa con uva da vino e conservata in barattoli durante tutto l’inverno.

Questi dolcetti si realizzano sotto forma di piccole crostate a stella oppure si chiudono a mezzaluna come dei panzerottini.

Pitteddhe salentine
Porzioni
10 persone
Difficoltà
media
Costo
medio
Calorie (per porz.)
470 calorie
Grassi (per porz.)
12 grammi
Preparazione
35 minuti
Cottura
30 minuti
Tempo totale
1 ora e 5 minuti
ingredienti ricetta

Ingredienti per la ricetta

  • 1/2 kg di farina 00
  • 120 gr di olio extravergine d’oliva
  • buccia di 1 limone finemente grattugiata
  • sale (un pizzico)
  • mostarda d’uva q.b.
preparazione ricetta

Preparazione Pitteddhe salentine


Mettere insieme in un contenitore la farina, l’olio d’oliva, il sale, la buccia di limone tritata e mescolare a lungo fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico; aggiungere un po’ d’acqua solo se necessario.

Lasciare riposare l’impasto al caldo per mezz’ora coperto da un canovaccio e poi stenderlo su un piano da lavoro con il mattarello allo spessore di circa due millimetri; aiutandosi con una tazzina da caffè o con una fustella ricavare dei dischi (cerchi dal diametro di circa 9 cm) di pasta e porre al centro di essi un solo cucchiaino di marmellata d’uva senza eccedere per evitare che fuoriesca in cottura (in alternativa la marmellata si può inserire nei cestini dopo la cottura).

Lavorando con le dita sollevare la pasta e pizzicarla in più punti per formare il bordo a stella che consente di evitare la fuoriuscita della marmellata e conferisce la forma tipica al dolce.

Si possono aggiungere delle decorazioni centrali che si ricavano dai ritagli di pasta avanzata.

Le pitteddhe si cuociono in forno a 180° finché la pasta non è dorata e leggermente croccante (per circa mezz’ora).

Un tempo, una volta fredde, venivano conservate nella dispensa della cucina in scatole di latta o nelle classiche capaseddhe (contenitori in terracotta).

(Credit foto: Olio e Sale)

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