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Puglia all’avanguardia in campo sanitario, copre 12% delle start up italiane

Puglia all’avanguardia in campo sanitario, copre 12% delle start up italiane

La Puglia si sta dimostrando all’avanguardia nel campo dell’innovazione dei dispositivi medici, coprendo sul suo territorio il 3% delle imprese nazionali ed il 12% delle start up trovandosi così tra le prime dieci regioni più attive nel settore. In Italia oltre 4400 imprese sono impegnate giornalmente nel mondo delle nuove tecnologie mediche dando impiego ad oltre 68mila dipendenti, gli investimenti a tal riguardo sono elevatissimi sia per la ricerca che per le nuove automazioni.

Verrà sottoscritto pertanto un accordo tra Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani e Assobiomedica, associazione nazionale del settore del sistema confindustriale, per sottolineare il desiderio comune di investire in questo genere di economia. Progetto presentato proprio oggi presso la sede Confindustria di via Giorgio Amendola a Bari con interessante tavola rotonda di discussione.

La White Economy rappresenta quel settore della finanza che si basa sulla sanità ed il comparto dei dispositivi medici è attualmente un punto cardine in questo contesto. Secondo uno studio realizzato da Confindustria in collaborazione con le Associazioni confederali di categoria (Aiop, Assobiomedica, Farmindustria, Federchimica e Federterme) l’economia italiana sta attualmente investendo molto nella white economy, che di rimando è diventata una delle colonne del sistema produttivo nazionale. Il 10% del Pil dello stivale dipende dal campo della salute e sono più di 2.4 milioni le persone che vi lavorano (quindi una percentuale del 10% dell’occupazione italiana).

Un punto fondamentale è il campo privato, dove gli investimenti sono in continua crescita. Negli ultimi otto anni il valore complessivo è cresciuto del 14%, un dato che evidenzia come in Puglia si sia seguito con attenzione questo trend positivo e di come rispetto al passato si sia deciso di puntare su questo ambito cardine dell’economia.

È importante sottolineare che anche il denaro speso dagli italiani a tal riguardo si sia elevato in maniera vistosa, anche per via dei tagli al sistema sanitario nell’ambito di fondi integrativi e polizze: sono ben 37 i miliardi in più spesi negli ultimi anni, certificando come l’interesse economico nel campo sia vasto e come il puntare sulla white economy possa essere una strada positiva per il sistema produttivo regionale.


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