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I Negramaro sul palco di Sanremo sono una sorpresa che in pochi si sarebbero aspettati da questo Festival 2018. Il loro è stato un rapporto dolceamaro, soprattutto dovuto ai rapporti passati con l’Ariston dove la band è stata accolta con un sentimento di amore-odio. Ma esattamente come in quel lontano 2005 furono la sorpresa dell’anno lo sono anche a 13 anni di distanza, presenziando come super-ospiti.
In gara in passato nella categoria Giovani con “Mentre tutto scorre”, brano simbolo di una carriera, furono subito esclusi dalla giuria popolare. Neppure Paolo Bonolis, allora presentatore, riusciva a crederci. A parer suo, quella era la migliore canzone dell’anno tra le new entry. Ottennero il premio Sala Stampa e Radio & Tv ma quella domenica sancì comunque la fine della relazione tra la band salentina e la città ligure. Il gruppo incise la colonna sonora del film di Alessandro D’Alatri, “La febbre”, e nel giro di pochi giorni il loro disco vendette oltre ottantamila copie. Un risultato assolutamente inaspettato.
Da allora sono stati pubblicati altri quattro nuovi album più una raccolta, portandoli ad un totale di otto incisioni. Sono innumerevoli i riconoscimenti ottenuti dai sei ragazzi pugliesi, che li hanno portati a collaborazioni con artisti del calibro di Andrea Bocelli, Malika Ayane, Jovanotti o Dolores O’Riordan, fino allo scioglimento di qualche tempo fa.
L’idea di un nuovo album è recente, “Amore che torni” viene pubblicato lo scorso 17 novembre e l’ultimo estratto, “La prima volta”, sarà quello che interpreteranno sul palco della kermesse sanremese. Per festeggiare l’evento la Sugar ha deciso di produrre un 45 giri in vinile in edizione limitata disponibile solo su MusicFirst, con una versione country del pezzo in questione registrata a Nashville e presente sul lato B.
Quella dei Negramaro per il Festival di Sanremo è un’apertura singolare, ma a quanto pare sarà inutile sperare in una loro futura partecipazione alla competizione: quello degli anni passati fu un esperimento fatto per un confronto con un palco nazionale ma i ragazzi salentini sottolineano il loro pessimo rapporto con le sfide di questo genere. Sarà in ogni caso solo questione di giorni prima di poterli vedere esattamente dove erano tredici anni fa, a cantare come allora ma non più come una band poco conosciuta ma come uno dei simboli della musica italiana.
Data: 2 Feb 2018
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