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Marnie, nasce il primo centro di psicologia di Mola di Bari

“L’inaugurazione del Centro Marnie è in programma per il 1° settembre.”
Marnie, nasce il primo centro di psicologia di Mola di Bari

Nasce Marnie, uno tra i primi centri di psicologia della zona di Bari. L’inaugurazione è fissata per il prossimo 1° settembre, a Mola di Bari (Bari). Un progetto nobile e dall’alto profilo sociale, interamente dedicato alla diagnostica di disturbi psicologici di ogni tipo e rivolto a soggetti di ogni età.

Tutto prende vita dal bando regionale “Nidi” a cui partecipano tre giovani promesse della psicologia italiana, nonché tre donne. Loro sono Caterina Campanile, Valeria Valenzano e Margherita Damato. A maggio 2016 ottengono, da tale partecipazione, ben 36 mila euro (parte a fondo perduto e parte a finanziamento agevolato) che decidono di investire per la riqualificazione strutturale dell’edificio in cui sarà ospitato Marnie.

Marnie

Diversi i “settori della mente” sui quali si concentrerà da settembre lo staff tutto al femminile, vincitore del bando regionale. Dalla musicoterapia ai disturbi dell’apprendimento, passando per lo stress da lavoro e per i disturbi alimentari. Sono queste le problematiche e le terapie innovative (come la musicoterapia), che le tre dottoresse offriranno all’interno del Marnie.

Merita attenzione proprio la musicoterapia, capace di incidere, incrementandolo, il livello educativo e cognitivo dei più piccoli e di produrre effetti benefici per i più grandi. Sotto i riflettori del Centro anche alcuni tra i mali del secolo come i disturbi legati all’alimentazione che colpiscono soprattutto gli adolescenti e lo stress da lavoro.

Il centro Marnie ha le carte in regola per diventare un riferimento di punta del settore psicoterapeutico in Puglia. La volontà di creare un simile progetto, infatti, sarebbe nata proprio dalla necessità e dalla voglia di combattere le interminabili attese che l’attuale sistema sanitario offre ai pazienti. È così che Caterina, Valeria e Margherita hanno deciso di lavorare per costruire un’alternativa, ma soprattutto per evidenziare la necessità di interventi terapeutici che riguardino la mente del paziente e non solo il corpo.

Proprio per questo, tra i progetti in cantiere dopo l’inaugurazione del prossimo 1 settembre a Mola di Bari, le giovani dottoresse pensano ad una partnership con il sistema sanitario pubblico, in modo da non limitare la loro offerta terapeutico solo al rapporto con il privato.


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