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“Diamoci una mano…di bianco”. Questa l’iniziativa messa in atto sabato mattina da circa 100 persone suddivise tra personale tecnico, docenti e studenti dell’Università del Salento: obiettivo, munirsi di tute, rulli, scalpellini e pennelli per ridare decoro alla storica sede dell’Ateneo, Palazzo Codacci-Pisanelli. Uno “start” simbolico ai lavori di riqualificazione previsti per l’edificio, ideata dal rettore dell’Università del Salenton Vincenzo Zara. “La vera protesta è imbiancare i muri non scriverli”: con questo slogan il rettore ha guidato le tute bianche a un inedito sabato in versione-cantiere.
“I luoghi del sapere e della formazione sono beni pubblici di cui avere cura”, sottolineano il Rettore Vincenzo Zara e il direttore generale dell’Ateneo Emanuele Fidora, “e con questa iniziativa-sottolineano i due-abbiamo voluto affermarlo con decisione. In un ambiente confortevole si studia e si lavora meglio, e le innovazioni didattiche e della ricerca arrivano più facilmente”.
“Si tratta di un gesto di forte impatto sociale e culturale – hanno spiegato Zara e Fidora – nel più ampio contesto della valorizzazione del nostro patrimonio immobiliare e della creatività dei nostri studenti, nel tentativo di sollecitare il senso di appartenenza a una comunità, che sappia avere cura dei luoghi del sapere e della formazione, considerandoli beni di tutti. Rimboccarsi le maniche è un gesto comunitario simbolico, che significa che l’azione comune consente di migliorare l’Università”.
Data: 14 Mar 2016
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