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Nel fine settimana e nei giorni festivi anche l’Asl di Lecce ha deciso di aderire al Servizio di consulenza ambulatoriale pediatrica Scap che andrà ad interessare tre ospedali scelti dalla regione Puglia. Saranno coinvolte infatti le città di Lecce, Gallipoli e Scorrano, con il servizio che dal 23 dicembre sarà operativo nel Sacro Cuore di Gallipoli garantendo prestazioni d’ambulatorio per i piccoli pazienti anche nelle giornate di sabato e domenica, in quelle festive e prefestive, nella fascia oraria dalle 8 alle 20. I dati rivelano infatti una forte affluenza in pediatria sia nel corso dell’anno che nei giorni festivi. Sono circa 30mila gli accessi in età pediatrica in ospedale, la metà di questi distribuita tra Lecce, Gallipoli e Scorrano.
Nei primi dieci giorni di gennaio aderirà al progetto “pediatri in ospedale”anche il Vito Fazi di Lecce a cui seguirà l’ospedale di Scorrano, come spiegato in conferenza stampa da Silvana Melli, direttore generale dell’Asl di Lecce, da Lorenzo De Giovanni, responsabile aziendale per le primarie cure pediatriche e da Rodolfo Rollo, direttore del distretto socio-sanitario di Lecce, responsabile aziendale del progetto. Ogni turno saranno reperibili un pediatra ed un infermiere, chiamati per occuparsi dei codici bianchi. Nei casi più gravi, ovvero codice giallo e rosso, per i quali saranno necessari esami approfonditi e consulenze specialistiche, sarà il personale del Pronto Soccorso ad intervenire in maniera tempestiva.
L’Asl ha selezionato grazie ad un avviso pubblico e su base volontaria ben 61 pediatri di libera scelta che copriranno in maniera ottimale le turnazioni previste in ospedale, garantendo il servizio a tutte le ore. Saranno affiancati da 76 infermieri tra cui 16 pediatrici e 60 generalisti. I coordinatore medico per cui si prevede anche un sostituto e tre coordinatori inferemieristici organizzeranno turnazioni dislocando il personale a disposizione considerando le necessità e le portate dei diversi ospedali.
Un nuovo servizio con doppia finalità ovvero alleggerire la pressione sui vari poli di Pronto Soccorso e al tempo stesso consentire ai bambini un contatto adeguato con la struttura sanitaria studiato sulle loro esigenze. Un’iniziativa che si inserisce in un progetto completo di decisiva revisione delle funzioni e dell’organigramma dell’intero sistema.
Data: 13 Dic 2017
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