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La bava delle lumache per conservare i cibi: la scoperta di tre studenti di Gallipoli

La bava delle lumache per conservare i cibi: la scoperta di tre studenti di Gallipoli

Non sono ancora tutti maggiorenni, eppure la loro estate avrà il via con lo sbarco negli Stati Uniti d’America, dove presenteranno un progetto tanto inedito quanto innovativo: la possibilità di conservare i cibi a lungo periodo grazie all’utilizzo…della bava delle lumache. Letto così, potrebbe anche spaventare: nei fatti, però, Alessandro Bruno, Roberto Leone e Gabriele Mariello, tre studenti di scuola superiore originari di Gallipoli, hanno consolidato grazie allo studio della lumaca “helix aperta”, la cui saliva dall’alto contenuto di vitamine e amminoacidi permetterebbe di mantenere intatte le proprietà organolettiche dei cibi che consumiamo quoitidianamente, aumentandone il tempo di conservazione.

I giovani salentini saranno ospiti degli Usa dal 12 al 17 giugno

Così i tre saranno negli Usa dal 12 al 17 giugno con il loro progetto ‘A passo di lumaca sul biorivestimento edibile’ al Genius Olympiad di Oswego negli Stati Uniti. Studenti della quarta B e prima E del liceo scientifico Quinto Ennio di Gallipoli, i tre sono stati coordinati negli studi fatti dalla professoressa Rosanna Congedo. I loro test sono stati operati su campioni di ananas o di broccoli. Prima dell’utilizzo, la bava è stata sottoposta a test microbiologici, del ph, dei metalli pesanti, della concentrazione proteica e dell’individuazione della capacità inibente: nell’arco di una sola settimana, i cibi ricoperti dal biorivestimento hanno dimostrato minore ingiallimento, perdita di peso e carica batterica. Una scoperta che ha permesso al trio e alla loro insegnante di essere inserito nel novero dei finalisti del concorso europeo ‘I giovani e le scienze’ e di essere presentato alla mostra Fast (Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche) di Milano. Ora strada verso gli Stati Uniti: a giugno i tre inventori e la professoressa che li affianca voleranno negli Stati Uniti. A settembre 2017, invece i quattro riprenderanno a perfezionare il biorivestimento e valorizzare le potenzialità scientifiche e tecnologiche della scoperta.


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