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Gallipoli, panchine come lapidi: l’ironia del web scatena la rimozione

Gallipoli, panchine come lapidi: l’ironia del web scatena la rimozione

Raramente gli arredi urbani erano stati bocciati così in fretta. Succede a Gallipoli, dove le panchine poste nell’area prospiciente alla chiesa di San Francesco d’Assisi, nei pressi della Fontana Greca in pieno centro storico, avevano scatenato i rumors della rete a suon di battute: “somigliano a delle lapidi mortuarie” il commento più gentile maturato nella cittadinanza. Così, a meno di tre giorni dalla loro inaugurazione, il commissario straordinario, Guido Aprea, attraverso il suo portavoce, Davide Tuccio, ne ha ordinato l’immediata rimozione.

Il commissario straordinario Aprea: “Ero all’oscuro di questa iniziativa”

Una bocciatura al cattivo gusto, parrebbe. In realtà, precisano dal comune, “l’arredo urbano è stato acquistato con i fondi del Gal e che trattasi di una fornitura che ha riguardato anche altri Comuni che, come Gallipoli, fanno parte del gruppo di azione locale. Il Commissario ha così disposto l’immediata rimozione delle panchine, individuando anche la loro destinazione finale, vale a dire l’area attrezzata a giochi, per i più piccoli, che la gestione commissariale ha intenzione di realizzare nel Peep e di cui si darà contezza prossimamente”.

“Domenica mattina – dichiara in una nota il reggente di Palazzo Balsamo – sono stato avvisato dalla mia segreteria particolare di Gallipoli della presenza di questo arredo urbano lungo le mura del centro storico. Un’allocazione di cui non sapevo nulla, altrimenti non avrei mai acconsentito ad un posizionamento che ho giudicato quanto meno bizzarro, non fosse altro che copre la visuale dell’isola di S. Andrea. Per questo mi sono sentito immediatamente con l’Ufficio Tecnico, per chiedere spiegazioni e soprattutto per disporre l’immediata rimozione delle panchine”.


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