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Costa Crociere dona pasti alla mensa dei poveri di Bari

“I pasti saranno donati alla mensa dei poveri, per un'iniziativa dove il cibo da scarto diventa valore.”
Costa Crociere dona pasti alla mensa dei poveri di Bari

Il progetto di donazione dei pasti alla mensa dei poveri delle città da parte di Costa Crociere, è partito dal 15 luglio dello scorso anno, un’iniziativa che ha consentito in 10 mesi di donare ben 28.700 porzioni di cibo alle onlus e alle case di accoglienza. I piatti preparati a bordo e non somministrati vengono consegnati ogni settimana ai volontari, nel caso specifico ai volontari del Banco Alimentare che li porteranno alla Fondazione opera Santi Medici Cosma e Damiano di Bitonto.

Un modo attraverso il quale perseguire una lotta positiva contro lo spreco alimentare a bordo delle navi di Costa Crociere in collaborazione con il Banco Alimentare onlus. Il progetto è stato presentato a Bari a bordo della Costa Deliziosa e prevede il recupero ed il riutilizzo a fini sociali delle eccedenze alimentari.

Al termine della cena di domani, i piatti preparati a bordo e non somministrati verranno conservati in contenitori atti alla conservazione ed al trasporto alimentare. Dopo l’attracco nel porto della città metropolitana di Bari, questi pasti verranno consegnati direttamente ai volontari del banco alimentare che li porteranno alla Fondazione opera Santi Medici Cosma e Damiano di Bitonto, un luogo di mensa dove quotidianamente vengono accolte ben 120 persone.

La città di Bari entra ufficialmente nel programma di donazione alimentare delle navi Costa, dopo Savona e Civitavecchia e si caratterizza come il primo porto nell’Adriatico in cui viene effettuato questo recupero, favorito dalla partecipazione e dalla volontà delle autorità che autorizzano la stessa cessione del cibo. Il progetto nasce dalla legge antisprechi a cura di Maria Chiara Gadda.

La società Costa dal canto suo ha contribuito a fare la differenza, in un progetto che è stato già esportato anche in Francia, nel porto di Marsiglia, ma che dovrebbe raggiungere e coinvolgere tutti i porti del Mediterraneo. Un modo attraverso il quale ristabilire l’equilibrio porto-città, per un’esperienza di welfare di comunità che crea virtù e genera solidarietà, trasformando il cibo da possibile rifiuto a valore.


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