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Ora c’è anche l’ok del consiglio regionale. In Puglia sarà possibile promuovere la coltivazione e la trasformazione della canapa come una coltura che possa aiutare a ridurre l’impatto ambientale in agricoltura, le possibilità di diversificazione e di perdita delle biodiversità. A stabilirlo l’assise di via Capruzzi: la proposta di legge, il cui primo firmatario è il consigliere regionale Cristian Casili (Movimento 5 Stelle), prevede contributi regionali per l’individuazione delle varietà di canapa più idonee alla coltivazione nel territorio regionale e la realizzazione di impianti di lavorazione e trasformazione e la coltivazione della canapa a fini fitodepurativi per la bonifica dei terreni inquinati. Saranno inoltre finanziati i progetti specifici per la formazione degli operatori e la didattica.
“Una legge importante – spiega Casili– che permetterà a tanti giovani di avvicinarsi a questa coltura e offrirà nuove possibilità di lavoro nella ricerca e nella promozione della coltivazione della canapa da commercializzare in diversi settori. Vogliamo dare a tanti agricoltori una nuova opportunità di reddito in un periodo di crisi economica. Grazie alle proprietà fitodepurative della canapa sarà poi possibile bonificare terreni in aree particolarmente inquinate. La canapa – continua – è infatti utilizzata nel recupero ambientale essendo in grado di assorbire grandi quantità di metalli pesanti, un problema particolarmente sentito soprattutto nei siti industriali di Brindisi e Taranto”.
La proposta di legge fa la somma con la promozione della Banca della Terra. A essere interessate dall’intervento sono solo le coltivazioni di canapa (Cannabis sativa) con un contenuto di tetraidrocannabinolo (thc) inferiore allo 0,2 per cento e comunque non superiore allo 0,6, coltivata secondo le pratiche dell’agricoltura biologica e integrata. Tra le operazioni oggetto di finanziamento ci sono: attività di coltivazione, raccolta, movimentazione, stoccaggio e realizzazione di impianti per la lavorazione, trasformazione al fine di creare delle filiere produttive dedicate alla coltivazione della canapa; l’impiego della canapa nei settori della bioedilizia, alimentare e farmacologico; la coltivazione della canapa a fini depurativi con particolare riferimento alla bonifica dei terreni inquinati; l’elaborazione di progetti specifici per la formazione di operatori specializzati nella coltivazione. La dotazione finanziaria per il triennio è di 1,5 milioni di euro: per l’anno 2017 sono stanziati 100mila euro, per il 2018 sono 600mila e per il 2019 sono 800mila.
Data: 24 Mag 2017
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