Home » Notizie Puglia » News BAT »
Uno dei siti storici che porta traccia di una delle battaglie più importanti e cruente della storia romana, Canne della Battaglia, a ridosso della città di Barletta è da sempre stato un luogo di silenzio e testimonianza. Come ha sostenuto il sottosegretario ai Beni Culturali Dorina Bianchi «È determinante farla conoscere ai giovani, agli alunni delle scuole, che devono venire qui a studiare la storia dal vivo per esserne consapevoli».
Il luogo storico è stato nuovamente aperto al pubblico in occasione dell’anniversario della disfatta di Canne, a conclusione dei lavori di ampliamento e allestimento. Il progetto è stato portato a termine con la collaborazione del Segretariato Regionale per il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo per la Puglia, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del territorio, del Polo museale della Puglia di recente costituzione e del Comune di Barletta.
Diversi gli interventi compiuti nel corso degli anni in questo luogo intriso di storia, spesso dimenticato e abbandonato per lunghi periodi. Ultimamente però il sito archeologico di Canne della Battaglia è stato oggetto di interventi e restauri per un ammontare di 1.400.000 euro, finanziati dai fondi CIPE della regione Puglia. L’antiquarium oggetto di ristrutturazione è stato migliorato negli impianti elettrici ed idrici, nei sistemi di sorveglianza e antincendio, l’impianto di illuminazione della cittadella è stato implementato e gli arredi dell’area di accoglienza sono stati migliorati, con una realizzazione virtuale in 3D della celebre Battaglia di Canne, che vide lo scontro del Cartaginese con i romani, che subirono qui una delle più grandi disfatte registrate nella storia dell’Impero. All’evento di presentazione dopo i lavori hanno presieduto il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, il presidente della provincia di Barletta-Andria-Trani, Nicola Giorgino, il segretario del ministero dei beni culturali per la regione Puglia, Eugenia Vantaggiato, oltre che Miranda Carrieri, direttrice dell’antiquarium e chi in prima persona come Donatella Campanile e Marisa Corrente, hanno progettato e diretto i lavori.
«Abbiamo fatto di tutto per recuperare tempo e occasioni perduti – ha sostenuto Pasquale Cascella – perché questo luogo sarebbe dovuto essere così già alla fine degli anni ‘90, ma è stato abbandonato, incompiuto, c’è stata una battaglia da compiere e siamo riusciti a portarla a termine. Ora dobbiamo far vivere tutto questo recuperando strutturalmente anche il resto».
Data: 4 Ago 2017
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.