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Nella scorsa giornata più di 20 Dottori Agronomi dell’Università degli Studi di Bari hanno ricevuto l’attestato da Pilota di Aeromobile a Pilotaggio Remoto, all’interno dell’ex Facoltà di Agraria. Un plus importante per gli agronomi pugliesi che diventano così tra i primi in Italia ad avere il brevetto per guidare un drone. Ogni dottore in Agronomia ha così ricevuto una precisa e dettagliata formazione per quello che concerne l’agricoltura di precisione. I droni da utilizzare nel settore dell’agricoltura sono in realtà il futuro nella precision farming, garantendo un vero e proprio approccio innovativo che si propone di ottimizzare le decisioni nella gestione delle colture mediante l’uso di sofisticati strumenti di monitoraggio.
Un’importante innovazione con la quale i dottori agronomi ed i dottori forestali potranno offrire un nuovo servizio alle aziende assistite e alle Pubbliche Amministrazioni. Con queste competenze sarà possibile rilevare quelle che sono le specifiche caratteristiche a livello agronomico ed ambientale per dare indicazioni di assoluta precisione, basandosi su competenze altamente professionali. Il tutto garantirà una produzione più elevata in quanto a qualità e ottimizzata a livello economico, in grado di salvaguardare i siti di interesse paesaggistico.
L’attestato APR, ovvero da pilota di aeromobile a pilotaggio remoto è stato rilasciato nel corso di un’iniziativa a cura dell’Ordine degli Agronomi e Forestali di Bari, presieduto da Giacomo Carreras, in sinergia con il DiSAAT dell’Uniba e con l’Aeroclub Ceraso, oltre che con FODAF Puglia. La regione si identifica come una delle prime regioni d’Italia ad avvalersi di questa tecnica. Grazie ai droni si potrà usufruire di un punto di osservazione privilegiato dal quale sarà possibile raccogliere dati ed informazioni su ogni singola pianta, per monitorare lo stato fisiologico delle colture e l’insorgenza di eventuali malattie.
Il settore agroambientale potrà essere fortemente rinnovato dalla diffusione dei droni, così i docenti del DiSAAT e dell’Uniba sono stati i primi a credere nelle tecnologie che stanno implementando ed adeguando alle esigenze della nuova agricoltura come mezzi d’indagine che consentiranno la raccolta di informazioni in tempo reale.
Data: 5 Ott 2018
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