Un pezzo di storia di Bari in corsa per uno dei premi più ambiti del cinema italiano. “Varichina – La vera storia della finta vita di Lorenzo De Santis” di Mariangela Barbanente e Antonio Palumbo, prodotto da Apulia Film Commission nell’ambito del Progetto Memoria 2014 (concorso finalizzato alla realizzazione di film sulla vita di personaggi o su eventi che hanno contribuito alla definizione dell’identità e della storia pugliese del Novecento) e distribuito da Ismaele Film, è tra i finalisti ai Nastri D’Argento 2017, nella categoria “Docufilm”. La pellicola consiste di un docufilm ispirato alla vita di Lorenzo De Santis, soprannominato Varichina: una vita, la sua, senza privilegi, come si evince anche dal trailer che ne accompagna la reclamizzazione in questi giorni. Lorenzo De Santis faceva il posteggiatore abusivo, puliva i bagni pubblici, era stato chaperon di prostitute e prima ancora venditore di candeggina porta a porta, attività da cui nasceva il suo soprannome.
“Varichina” è nelle sale dal 2 febbraio scorso a Bari e all’Apollo 11 di Roma (dove torna dal 17 febbraio) e presto approderà in altre sale italiane. Il docufilm è ispirato alla vita di Lorenzo De Santis, soprannominato “Varichina”, icona trash tra gli anni ’70 e ’90 a Bari, incarnata dall’attore barese Totò Onnis. Il primo ad urlare la sua diversità in un momento in cui non era facile farlo. Una vita la sua senza privilegi: faceva il posteggiatore abusivo, puliva i bagni pubblici, era stato chaperon di prostitute e prima ancora venditore di candeggina porta a porta, da cui il suo soprannome. I premi, assegnati dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, verranno consegnati il 3 marzo alla Casa del Cinema di Roma. Icona popolare per molti. Leggenda per alcuni. Mistero per pochi. “Varichina”, comunque vada, continua a colpire.
Data: 16 Feb 2017
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