Nasce all’Università di Foggia un osservatorio sull’occupazione

Nascerà a breve la Job Factory, osservatorio sul placement per fare il punto della situazione. Tra gli obiettivi di questo osservatorio quello di valorizzare l’esperienza del Salone del Lavoro e della creatività, sfruttare il flusso di informazioni e vissuto raccolte nel corso della prima edizione della rassegna a cura dell’Università di Foggia.

La Job Factory Unifg infatti si caratterizzerà come un vero e proprio osservatorio tecnico-scientifico sul placement e sulle nuove modalità in quanto a reclutamento a livello professionale. Sarà un vero e proprio organismo coordinato dall’Area orientamento e placement di cui è responsabile la dottoressa Rita Saraò ed è indirizzato dalla delegata del rettore all’orientamento, tutorato e job placement, la professoressa Lucia Maddalena.

L’osservatorio andrà a coinvolgere tutti coloro che sono stati protagonisti della prima edizione del Salone, tra cui aziende, accademie, enti, istituzioni, stakeholder, laureati e studenti. Il primo network ha avuto già una riunione operativa lo scorso martedì 3 luglio, nel dipartimento di Economia in via Caggese a Foggia, dove hanno partecipato tutti coloro che rientrano nel placement e nella formazione professionale e specialistica. Lo scopo è appunto quello di adottare un modello condiviso di placement strategy, una rete di saperi, esperienze e conoscenze in grado di leggere e prevenire i cambiamenti nel mondo del lavoro.

Come ha sostenuto lo stesso rettore dell’Università di Foggia, il professor Maurizio Ricci, ha aperto una strada da cui non si tornerà indietro. Un’esperienza straordinaria sotto ogni punto di vista, in particolare per quanto concerne l’orientamento degli studenti, che al momento non è ancora curato e tenuto ben presente nel mondo universitario.

Mettere a confronto domanda ed offerta, fornendo degli strumenti utili di comunicazione che si traducano in autentica formazione, attuare diretti collegamenti tra studenti ed aziende, può diventare un metodo davvero efficace per promuovere l’occupazione nel nostro Paese, dove vige ancora un alto tasso di disoccupazione.