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Come ti traccio l’olio di oliva: un progetto innovativo in Puglia

Come ti traccio l’olio di oliva: un progetto innovativo in Puglia

Il Dna dell’olio extravergine di oliva made in Puglia approda a disposizione del consumatore per la prima volta nella storia in Italia: la tracciabilità analitica del biondo oro pugliese è stata studiata dl laboratorio Samer, azienda speciale della Camera di Commercio di Bari, e da una spin off del Politecnico del capoluogo pugliese: sul tavolo la necessità di contrastae le frodi, ma anche di dare una decisa risposta ai rischi legati all’arrivo dell’olio dalla Tunisia in Italia deciso dell’Ue. Una mossa gratificata dalle parole dei presidenti della Camera di Commercio e della Samer, Alessandro Ambrosi e Umberto Bucci: sulle bottiglie sarà apposto anche un `Qr code´, cioè un codice da inquadrare con uno smartphone per accedere online a tutte le informazioni disponibili sulla piattaforma www.inoleoveritas.it. Bucci ha evidenziato che il sistema “non è ancora riconosciuto a livello europeo perché, diciamoci la verità, dobbiamo sempre andare a fare i conti con le industrie che hanno sempre un peso maggiore degli agricoltori e dei produttori: forse – ha rilevato – la parte industriale non ha molto piacere a vedere una cosa del genere”.

Presentato il progetto “In oleo veritas”

Il costo delle analisi è pari a 500 euro, ma i produttori di olio extravergine iscritti alla Camera di Commercio potranno partecipare a un bando e ottenere la copertura quasi totale dei costi: 400 euro. Il pacchetto, ha spiegato Gallo, “include le analisi tradizionali, un pacchetto sicurezza che controlla che non ci siano pesticidi, e poi i due strumenti innovativi: quello di identità, che garantisce il riconoscimento del lotto di produzione in qualunque parte del mondo; e lo strumento di stabilità, che è in grado di verificare il rispetto del profilo metabolico dell’olio anche dopo la sua commercializzazione”. Felice anche Ambrosi: “E’ senza ombra di dubbio uno strumento di marketing specialmente per la miriade di piccoli produttori che vivono momenti di difficoltà-approdo di qualità in un momento di incertezza-non sappiamo come andrà a finire la vicenda dell’olio tunisino che è tutta in mano alla politica”.


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