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La Regione Puglia ha varato in questi giorni la prima soluzione di monitoraggio a casa per tutti quei pazienti costretti alla quarantena per il Covid-19, grazie all’utilizzo di una piattaforma di teleassistenza clinica H-casa, hashtag #accasa.
Come spiegato all’interno di una nota stampa, la soluzione si basa su un duplice livello di assistenza, che interviene su taget diversi tra loro, come:
Se la prima di queste tre soluzioni era già stata attivata dalla Regione Puglia sin dall’inizio dell’emergenza attraverso il modulo online di autosegnalazione, la seconda è invece innovativa sull’intero panorama nazionale.
Il portale web per gli assistenti sanitari, infatti, oltre a consentire un controllo continuo della malattia presso il domicilio dei pazienti con l’ausilio del teleconsulto e dei dispositivi medicali di misurazione, permette anche la discussione collegiale tra professionisti sullo specifico caso e la pronta ridestinazione del paziente su strutture sanitarie Covid.
Questa soluzione, pertanto, è stata pensata per intervenire in continuità con il modello organizzativo per la gestione dell’emergenza Covid-19, fornendo strumenti a supporto delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale, del triage telefonico del cittadini, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta e dagli specialisti di patologia.
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Questo progetto, che si giova dell’integrazione con il sistema informativo sanitario regionale Edotto e del sistema GIAVA-COVID19 (entrambi nelle cure del Dipartimento Salute e di Innovapuglia), sin dall’inizio dell’epidemia hanno garantito il monitoraggio epidemiologico dell’infezione – tra i più aggiornati in Italia – con il supporto di data management di AReSS Puglia.
Come spiegato dal direttore del Dipartimento Politiche per la Salute Vito Montanaro, l’avvio del monitoraggio a casa consentirà il miglioramento dell’assistenza ai pazienti Covid domiciliati, oltre che ai malati rari. In questo modo, dunque, si aggiunge un importante tassello al modello organizzativo al quale si punta da tempo e che prevede l’assistenza in telemonitoraggio nell’ambito di un progetto che permetterà di far lavorare in modo sinergico ed evoluto il medico di medicina generale, il pediatra di libera scelta e il farmacista, tutti con l’obiettivo di assistere in modo agevole e tempestivo il paziente, che resterà a casa.
Data: 24 Apr 2020
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