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A partire dal 24 aprile, grazie alla fornitura dei dispositivi di protezione individuali da parte della Asl, potranno partire le USCA, ovvero le Unità Speciali di Continuità Assistenziale.
Con questo termine si indicano dei team di medici che andranno a domicilio dei pazienti malati di Covid-19 per fornire loro cure e assistenza.
Il direttore del Dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro, ha sottolineato come le USCA siano una svolta nell’approccio alla cura della malattia, che così permette il monitoraggio domiciliare dei malati di coronavirus e del controllo dei loro eventuali conviventi, limitando così le ospedalizzazioni.
Questo, ha spiegato il direttore Montanaro, è possibile grazie all’aiuto dei medici di medicina generale che, muniti degli appositi dispositivi di protezione, si renderanno disponibili alla visita domiciliare. Il tutto, naturalmente, sarà svolto attenendosi alle linee guida cliniche predisposte dagli specialisti del Policlinico di Bari.
Le Asl pugliesi, informate in questi giorni, hanno ricevuto una lettera con le indicazioni delle quantità di kit da distribuire. Per kit, è specificato in una nota stampa, si intende:
Per ogni USCA, inoltre, saranno disponibili 5 medici, che si alterneranno in due turni giornalieri. Ciascuna USCA potrà fare almeno 8 visite domiciliari al giorno.
Le USCA attivate in tutta la Regione saranno 80, con un fabbisogno totale di circa 9.600 kit di DPI, per garantire l’attività per almeno 15 giorni.
Questi i kit previsti secondo la popolazione delle diverse province pugliesi:
A distribuire i kit, invece, saranno le farmacie territoriali delle Asl. Non appena i dispositivi di disposizione individuali saranno distribuite ai medici, le USCA, così come stabilito nella riunione del Comitato permanente regionale di Medicina Generale dello scorso 8 aprile, potranno partire.
Data: 18 Apr 2020
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