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Torre Guaceto e Porto Cesareo insieme per le tartarughe marine

“La loro collaborazione ha permesso di salvare una decina di esemplari.”
Torre Guaceto e Porto Cesareo insieme per le tartarughe marine

Le Aree marine di Torre Guaceto e Porto Cesareo hanno iniziato a collaborare tra loro per aiutare le tartarughe marine.

Se gli operatori della riserva leccese soccorrono le caretta caretta in difficoltà, quelli di Torre Guaceto le curano nel proprio centro di recupero. Grazie a questo partenariato, infatti, sono stati già salvati dieci esemplari. L’idea di fondo che ha spinto le due Amp ad unirsi per lavorare insieme è arrivata proprio dall’ambito ambientale, dove è dimostrato che l’individualismo fa male alla natura e agli animali.

La nascita del protocollo d’intesa, avviato nel 2020, ha permesso, ad oggi, di salvare una decina di esemplari. Grazie all’impegno profuso negli anni dal Consorzio di Gestione di Porto Cesareo sul fronte della sensibilizzazione della vasta marineria del posto sul tema della tutela della fauna marina, oggi i pescatori che rinvengono una tartaruga catturata accidentalmente, contattano l’Amp e gli operatori cesarini rispondono, recuperando l’esemplare. 

Staffetta di solidarietà per la salvaguardia degli animali

Preso l’animale, scatta la staffetta della solidarietà. Gli operatori di Porto Cesareo portano la Caretta caretta presso la riserva di Torre Guaceto e i colleghi del Consorzio la ricoverano presso il proprio centro recupero tartarughe marine attivo dal 2016.

Qui, gli animali vengono assicurati alle cure del caso e, poi, quando tornano ad un ottimale stato di salute, vengono ricondotte nell’Amp leccese e liberate in mare. Ogni recupero, ciascuna reimmissione è una grande gioia per tutti gli operatori coinvolti nella macchina dei soccorsi. 

“Dobbiamo essere tutti uniti quando si parla di tutela dell’ambiente e degli animali – ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Corrado Tarantino, che ha aggiunto: “la natura subisce fin troppo l’impatto antropico esercitato dall’uomo, è dovere dei gestori delle aree protette fare di tutto per salvaguardare più territorio e fauna possibili”.

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