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Taranto, genitori anti inquinamento: manifesti shock in città

Taranto, genitori anti inquinamento: manifesti shock in città

Non nascondere la polvere sotto il tappeto e non voltare la testa. Così l’associazione “Genitori Tarantini”, con sede ovviamente nella Città dei due Mari, ha deciso di affiggere sulla Salita Sant’Eligio, a pochi metri dal settecentesco Palazzo Pantaleo, un manifesto eloquente: protagonista è una mamma, con sguardo preoccupato e triste, immortalata mentre abbraccia il figlio che è intento a respirare grazie all’ausilio di una maschera antigas. Sullo sfondo una scritta che non ha bisogno di tanti giri di parole: “Noi non dimentichiamo i complici del nostro genocidio”.

Manifesti shock in città, “la bellezza non può essere abbattuta”

L’associazione con sede a Taranto è stata fondata da madri e padri all’alba del 2016: in un anno di costante presenza sul territorio, ha dato vita alla produzione di cartelloni pubblicitari per sensibilizzare sui temi dell’inquinamento e a una serie di iniziative nate per ricordare i bambini non nati a causa dell’infertilità maschile e femminile e quelli morti per l’elevato tasso di inquinamento. “In difesa dei nostri figli, ricordiamoci che abbiamo un’arma molto potente: il nostro voto” spiega un genitore dell’associazione, Massimo Castellana. “In questi giorni abbiamo voluto ricordare le parole usate da grandi personaggi per decantare la Storia e la Bellezza e le Bontà del territorio tarantino, Lo abbiamo fatto con quella punta di orgoglio che gonfia il petto di un figlio che sente parlare della propria madre. Perché, nessuno lo può negare, la Bellezza non può essere abbattuta. Di contro, noi non dimentichiamo chi, con l’avvento della grande industria, ha calpestato, insozzato, impoverito, deturpato ed ammalato Taranto e gran parte dei suoi figli. Noi non dimentichiamo chi, per mero profitto personale, si è macchiato di colpe gravissime nei confronti del genere umano e della Natura. Non dimentichiamo i collusi, i menefreghisti, gli ignavi e i complici che hanno distrutto le peculiarità del nostro territorio rifilandoci con dolo la favoletta del benessere attraverso la produzione inquinante. Semplicemente, NOI NON DIMENTICHIAMO”.


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