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Siamo a circa 12 miglia nautiche dalla costa, a bordo del catamarano da ricerca scientifica Taras, nelle acque del golfo di Taranto: i partecipanti del campo Junior del WWF “Cetacei e Tartarughe”, che si è tenuto presso l’Oasi WWF di Policoro, insieme ai biologi dell’ oasi, ai collaboratori della Jonian Dolphin Conservation e ad alcuni turisti, sono stati protagonisti dell’incontro che tutti i biologi vorrebbero vivere. Un contatto ravvicinato con i capodogli (scientificamente noti come Physeter macrocefalus), i più grandi tra tutti gli Odontoceti insieme ai delfini. L’ennesima conferma della ricchezza e della varietà della fauna marina ospitata dal Mar Ionio: l’evento è stato immortalato dalle telecamere dei partecipanti al camp.
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Le immagini durano pochi secondi ma sono significative: il capodoglio risale in superficie per catturare un calamaro, prima di tornare in profondità con un intenso colpo di pinna. Un avvistamento certo non inedito: nei giorni precedenti erano stati avvistati nelle stesse acque altri tre esemplari. Resta molto difficile osservare un capodoglio in superficie in quanto è in grado di immergersi per una durata superiore alle due ore e a profondità superiore ai 2000 m. Abitualmente, tuttavia, le sue immersioni durano meno di mezz’ora, nel corso delle quali non vengono superati i 500 m di profondità. Non è un gran nuotatore, in genere si sposta ad una velocità non superiore ai 4 nodi (7.5 km/h) e solo per brevi tratti lo si è visto superare i 15 nodi. “Questa magnifica esperienza –informano i responsabili del campo Junior WWF “Cetacei e Tartarughe”- è possibile ripeterla grazie alla “CITIZEN SCIENCE” attività scientifica a cui possono partecipare semplici cittadini contattando la segreteria Oasi WWF di Policoro al seguente numero 08351825157”.
Data: 13 Lug 2017
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