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Si intitola “Il pianto dell’orfano” ed è il video dall’elevato valore simbolico con il quale la comunità di Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, si prepara ad accogliere i riti della Settimana Santa. Il filmato, lavorato tutto su un gioco di ombre e chiaroscuri, è stato diffuso dal portale Ruvesi.it al fine di pubblicizzare gli eventi inseriti in calendario nei giorni che precedono la Santa Pasqua. I riti della Settimana Santa di Ruvo di Puglia costituiscono l’evento principale della città. Il folklore e le tradizioni sacre o profane, tipiche della tradizione ruvese, rappresentano un grande richiamo per i turisti provenienti dalle città limitrofe e dal resto d’Italia. Inoltre i riti della settimana santa ruvestina sono stati inseriti dall’IDEA tra gli eventi del patrimonio immateriale d’Italia.
I riti si aprono il venerdì di passione, precedente alla domenica delle Palme, con la processione della Desolata. Il Giovedì santo è segnato dalla suggestiva processione notturna degli Otto santi, mentre il Venerdì santo è il turno dei misteri. La processione della Pietà del Sabato santo chiude i riti penitenziali, mentre la Domenica di Pasqua la processione di Gesù risorto chiude la Settimana Santa. Quattro sono le Confraternite ancora attive in città: l’Opera Pia di San Rocco, l’Arciconfraternita del Carmine, la Confraternita del Purgatorio, nota anche come “Maria Santissima del Suffragio”, e la Confraternita della Purificazione Addolorata.
Una Settimana Santa molto sentita dal punto di vista religioso ed etico, ed estremamente organizzata dal punto di vista urbanistico (vie, edifici, piazze) ben si presta a fare da palcoscenico a questi Riti che, proprio perchè affondanti le radici in tanti secoli addietro, hanno bisogno, per essere correttamente e direi godibilmente svolti, di scenari adatti. Difficile trovarne di così ampie in tutta Italia. Infatti Ruvo di Puglia, tra tutte le località pugliesi in cui vengono celebrati i riti della Settimana Santa, è quella in cui si svolgono ben cinque processioni nell’arco di appena otto giorni. Ciò la rende molto simile alle tre città andaluse – Siviglia, Granada e Màlaga – che hanno ricevuto dallo Stato spagnolo il riconoscimento di “Città internazionale della Settimana Santa”. Anche l’alto numero di portatori delle Sacre immagini ricorda un po’ quelle città della Spagna in cui i “Pasos” vengono portati da un considerevole numero di “Costaleros” (a Siviglia) e di “Hermanos” (Granada, Màlaga e altrove).
Data: 10 Apr 2017
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