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La Puglia punta sulla cultura, 1 milione e 300mila euro in biblioteche e musei

La Puglia punta sulla cultura, 1 milione e 300mila euro in biblioteche e musei

La Puglia ha deciso di cambiare volto, ripartire dalle basi e dalla cultura per dare a tutti una nuova immagine di sé, quella di una città culturale dove è possibile crescere e migliorarsi, per tutti. È il risultato di una decisione dell’Assessore all’industria turistica e culturale Loredana Capone, che ha deciso di stanziare una cifra pari ad 1 milione e 300mila euro a favore dei musei e delle biblioteche della regione.

Un rilancio fatto di cultura che partirà da Brindisi, dalla sua biblioteca dei ragazzi e dalla biblioteca Magna Capitale di Foggia. L’obiettivo sarà riqualificare gli ambienti e modernizzarli, in modo che ne sia affinata l’efficienza e le possibilità al pubblico siano maggiori.

Un segnale importante quello della città di Foggia, che fino a poco tempo fa rischiava di vedere chiuse buona parte delle sue biblioteche data l’assenza dei fondi necessari per tenerle aperte. Nel giro di pochi mesi, di rimando, grazie a questa disposizione della regione e per merito della vittoria nel bando SMARTin Puglia la città può provvedere ad un totale rimodernamento, puntando, insieme alla crescente qualità del suo ateneo a livello nazionale, a diventare un vero polo culturale regionale, dettando quello che può essere visto come modello da seguire per tutte le altre comunità che vogliano prenderla come esempio e crescere nella stessa maniera.

A Lecce, infine, ci si sta già regolando di conseguenza nel Museo Sigismondo Castromediano, con lavori in corso ad un fine lavoro di nuova illuminazione per ridare lustro alla struttura. L’Assessore regionale Capone ha dichiarato chiaramente i suoi intenti, “Basta cattedrali nel deserto”, durante l’incontro con i direttori dei poli museali di Brindisi, Foggia e Lecce.
Sottolinea come sia importante investire in poli culturali come luogo di scambio di opinioni e di crescita personale ed interpersonale. La Puglia può competere con la realtà lavorativa e culturale del resto del mondo, deve solo credere nella sua identità come il brand più forte su cui possa fare leva. Una sfida in cui, sottolinea l’assessore, è richiesta la partecipazione di tutti.


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