Raggiungere gli obiettivi ministeriali che prevedono la somministrazione del vaccino contro l’influenza almeno al 75% della popolazione ultra 65enne, ed impedire quanto accaduto la scorsa stagione in Puglia quando, a causa delle scarse vaccinazioni, sono morte 22 persone. Ha preso il via anche nella nostra regione la campagna di vaccinazione antinfluenzale, l’unico mezzo efficace e sicuro per prevenire l’influenza e le sue complicanze. Su tutto il territorio regionale, attraverso i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle Aziende sanitarie locali, il vaccino antinfluenzale sarà offerto gratuitamente e attivamente a tutti i soggetti indicati dal Ministero della Salute mentre per tutti gli altri il vaccino è disponibile in farmacia. “Vogliamo abbattere i rischi ed evitare i numeri dello scorso anno. Nel corso della scorsa stagione influenzale 2014-2015 in Puglia, come nella maggior parte delle regione italiane, si è registrata una scarsa e preoccupante adesione alla campagna antinfluenzale con serie conseguenze in termini di diffusione del virus e rischio mortalità per soggetti con patologie pregresse” il proposito manifestato dal direttore scientifico dell’Osservatorio epidemiologico regionale, Cinzia Germinario, che ha presentato, con il direttore del dipartimento Sanità regionale, Giovanni Gorgoni, l’avvio della campagna di vaccinazioni contro l’influenza.
“L’influenza rappresenta un serio problema di sanità pubblica-spiega Gorgoni-e il vaccino è l’unico mezzo che abbiamo per limitare le conseguenze di una malattia che ogni anno colpisce tra il 4 e il 10 per cento della popolazione. In Puglia lo scorso anno la scarsa adesione alla campagna vaccinale ha determinato seri problemi di gestione dei ricoveri in tutti gli ospedali del territorio con un numero di decessi elevato che con ogni probabilità poteva essere evitato, o quantomeno limitato, con un gesto semplice come la vaccinazione”. Dello stesso avviso la Germinario: “I soggetti di età superiore ai 65 anni sono ad alto rischio, ma si devono vaccinare anche i soggetti di età inferiore ma con patologie: ad esempio diabetici, nefropatici, ipertesi, cardiopatici”. Germinario ha sottolineato che “non esistono vaccini pericolosi, anzi, quanto più alta è la copertura minore è la possibilità del virus di circolare”. E chi tra i medici di base sconsiglierà di vaccinarsi, per la Germinario, “dovrà essere segnalato perchè la mission del sistema sanitario nazionale, in questo momento, è prevenire tutti i casi di influenza”.
La trasmissione del virus dell’influenza si può avere o per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, o anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. La protezione indotta dal vaccino comincia due settimane dopo l’inoculazione e perdura per un periodo di sei-otto mesi. I soggetti ai quali il vaccino viene offerto attivamente e gratuitamente sono: • Soggetti di età pari o superiore a 65 anni di età; • Bambini e adulti affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza (malattie croniche dell’apparato respiratorio, malattie dell’apparato cardio-circolatorio, diabete e malattie metaboliche, tumori, malattie infiammatorie croniche, epatopatie croniche); • Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino al secondo o al terzo mese di gravidanza; • Medici e personale medico di assistenza; • Familiari e persone che sono a contatto con soggetti a rischio; • Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze di polizia, vigili del fuoco) • Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione.
Data: 10 Nov 2015
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