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Straordinario potenziale agricolo per la Puglia, fatturato di 4 miliardi

Straordinario potenziale agricolo per la Puglia, fatturato di 4 miliardi

La regione Puglia detiene uno straordinario primato con un potenziale agricolo di elevatissimo valore. Il fatturato pugliese è infatti di 4 miliardi, con un valore aggiunto di 2 miliardi e il numero di unità di lavoro impiegate molto alto. L’agricoltura pugliese fa numeri da record insomma e oltre a questo avrebbe tutti i requisiti giusti per diventare più competitiva grazie a risorse pubbliche da utilizzare in maniera strategica e in base ai fabbisogni. È stato l’assessore alle risorse agroalimentari della regione Puglia che ha diffuso queste informazioni, con dati significativi presentati dal direttore del dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone, durante il convegno “Le politiche nazionali e regionali per la competitività agroalimentare” nella location dell’Apulian Lifestyle, il padiglione in Fiera del Levante.

«La Puglia detiene il più alto numero di aziende agricole in Italia: sono oltre 270 mila, secondo l’ultimo censimento Agricoltura. Di queste, i due terzi non ha più di due ettari di superficie coltivabile. Sono aziende di piccole o medie dimensioni, spesso a conduzioni familiare. –ha sostenuto Di Gioia– Non tutte producono beni agricoli ai fini dello scambio ma la gran parte utilizzano aiuti diretti erogati dalla politica agricola comune. Solo una ridotta percentuale aderiscono alle misure del PSR rivolte a migliorare la competitività. Le aziende che beneficiano di un pagamento unico sono 173 mila e percepiscono un contributo annuo dalla politica europea di 520 milioni di euro. Significa che la Pubblica amministrazione sostiene l’agricoltura in maniera consistente. Ai 2 miliardi di euro di valore aggiunto prodotto dagli agricoltori che fanno investimenti si aggiunge un 30% in più da risorse pubbliche».

Una regione insomma con, oltre al potenziale, un’altissima intensità di manodopera, che consente di ripensare alle politiche agricole attraverso una redistribuzione delle risorse pubbliche, non in base agli ettari a disposizione per agricoltore ma del lavoro offerto. Un dato che farebbe crescere in maniera esponenziale. Per tutte queste ragioni è necessario studiare e approfondire le caratteristiche dell’agricoltura pugliese, per sviluppare un elemento necessario che affini le politiche di sviluppo rurale. Da questo nasce l’idea di costruire un centro studi regionale che consenta di studiare strategie a sostegno della competitività agricola pugliese.


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