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È stato effettuato dall’equipe dell’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti il primo intervento con tecnica “frameless” in Puglia, per un paziente affetto da malattia di Parkinson. L’intervento si definisce “frameless” in quanto effettuato senza casco stereotassico, un’operazione che ha portato grande soddisfazione al Miulli. Lo scopo di questo genere di interventi è quello di annullare il gap che divide il territorio dalle regioni più avanzate del Nord Italia.
Il Miulli di Acquaviva è da sempre impegnato nell’ambito della ricerca e dell’innovazione, nel 2018 questo importante obiettivo ha consentito all’ente di confermare il suo ruolo di primo piano non soltanto a livello nazionale. Lo scorso 25 luglio con il primo intervento “frameless” è stato raggiunto un ulteriore traguardo, in Puglia per quanto concerne la Neurochirurgia funzionale su un paziente affetto da malattia di Parkinson in fase avanzata.
L’equipe si è avvalsa di un trattamento chirurgico di Deep Brain Stimulation o Stimolazione Cerebrale Profonda, che prevede l’inserimento di due elettrocateteri nei nuclei subtalamici del paziente. Una tecnica essenziale per il controllo della sintomatologia parkinsoniana, quando questa sfugge alle capacità di controllo della terapia farmacologica classica.
L’intervento è stato portato a compimento dall’equipe medica composta dai Neurochirurghi Carlo Delvecchio e Carlo Somma e dai Neurologi Elena Caputo e Filippo Tamma, mentre hanno assistito come tutor i dottori Marcello Egidi (Direttore della Neurochirurgia dell’ospedale San Carlo Borromeo di Milano) e Massimo Mondani (Neurochirurgo presso l’Azienda Ospedaliero-universitaria di Udine principali esponenti a livello nazionale della metodica DBS.
I risultati di interventi sono direttamente dipendenti dalla precisione millimetrica nel raggiungimento del target chirurgico, con la tecnica frameless, per la prima volta utilizzata in Puglia e meglio tollerata dal paziente oltre a consentire una precisione analoga a quella tradizionale con casco. L’intervento non ha visto complicanze, per risultati clinici molto soddisfacenti, facendo prevedere anche un buon effetto terapeutico in cronico.
L’ospedale Miulli si affianca all’ospedale di Brindisi in quanto ad offerta DBS ai pazienti pugliesi e nella regione Puglia si va così a colmare una lacuna che per diversi anni ha costretto i cittadini ad emigrare per ottenere una terapia complessa e sofisticata.
Data: 31 Lug 2018
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