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Nel punto più alto della città in provincia di Brindisi, Oria, sorge il bellissimo Castello di costruzione medievale, edificato tra il 1225 e il 1233 per volere di Federico II.
Conosciuto anche con il nome “Gigantesco gioiello di pietra“, la fortezza di Oria nasconde nella sua straordinaria bellezze diversi stili architettonici, ma non solo. Oltre ad essere considerata tra le strutture più interessanti di tutta la Puglia, questo maniero, ben visibile anche dalle stradine tortuose sottostanti, racchiude anche un’affascinante storia, che viene ancora tramandata di padre in figlio.
La tradizione del Castello di Oria è imprescindibilmente legata alla figura di una fanciulla, una certa Bianca Guiscardi, e del suo crudele destino. Stando a quanto tramandato, la giovane donna era tanto bella ed elegante da essere desiderata da numerosi uomini del posto. Tra questi, particolarmente ipnotizzato dalle sue maniere gentili e signorili, pare esserci stato un potente signore del posto, che iniziò a corteggiare in maniera quasi ossessiva la ragazza.
Dopo l’ennesimo rifiuto della fanciulla, l’uomo decise di prenderla con la forza e contro il suo volere, grazie all’aiuto di uomini mercenari senza scrupoli. Nonostante la trappola, però, Bianca riuscì a sfuggire all’interno del castello, ma, quando capì che fosse tutto inutile, piuttosto che cadere in mano dell’uomo, decise di uccidersi con una pugnalata al cuore.
Da quel momento in poi, si dice che la sventurata continui ad aggirarsi nelle stanze del castello, nelle quali si può sentire spesso una sorta di ‘presenza’. Non appena qualcuno cerca però di afferrarla, Bianca si sottrae e scompare immediatamente, senza lasciare la sua traccia.
La storia di Bianca non è l’unica che viene tramandata tra le vie bianche della città: pare che il castello di Oria sia custode di tantissime altre storie delle quali parleremo prossimamente.
Data: 11 Set 2019
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