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Un plebiscito di pubblico e consensi, con oltre 250 visitatori al giorno (più di 5000 complessivi) e lunghe code per l’accesso nei giorni clou del calendario natalizio: sono i numeri da incorniciare di “Memorie dal sottosuolo”, il nuovo singolare evento organizzato per il periodo natalizio dall’associazione Lavorare Stanca, con il patrocinio del comune di Corato e dell’accademia di Belle Arti di Bari. I sotterranei di Piazza Sedile hanno aperto per la prima volta il loro volto al pubblico per una mostra collettiva articolata nei passaggi che attraverso archi e volte congiungevano chiese e monasteri, andando a comporre una città sotto la città.
La mostra è stata inaugurata mercoledì 23 dicembre, e comprende dipinti, sculture, video e installazioni sul tema della memoria conscia e inconscia, sul legame con il ricordo e lo sgomento. I quattordici artisti coinvolti sono: Katia Addese, Corrado Bove, Linda Capriati, Anna de Francesco, Annamaria Di Lecce, Maurizio di Luzio, Antonio Giovane, Michi Gorizia, Francesca Macina, Giuseppe Magrone, Rosaria Lucia Marrone, Simone Massi, Silvia Morin, Rossella Sblendorio. Il suo successo ha portato organizzatori e amministrazione a prorogarne fino al 10 gennaio il termine, con ingresso gratuito dalle 18 alle 21,30. Con questo progetto – ha spiegato Giuliano Maroccini, ideatore di Memorie dal sottosuolo – vogliamo superare il concetto di tradizione inteso in senso puramente folklorico e rievocativo. Il recupero che auspichiamo riguarda innanzitutto le percezioni: sentire i luoghi, accordarsi al loro respiro e a quello di chi ci ha preceduti. Non è un’operazione archeologica, ma lirica, leopardiana”.
Data: 7 Gen 2016
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