Home » Notizie Puglia » News Taranto »
Prima soffia in un tubo per la spillatura, poi lo versa negli appositi recipienti. Tutto normale nel periodo che segue la vendemmia, se non fosse per l’inedito protagonista: parliamo di Michele Emiliano, governatore della Regione Puglia, che negli scorsi giorni è stato ospite a Laterza dello storico imprenditore vinicolo Tonino Papapietro, detto Pepen. “Ospite di Pepen nella sua cantina mentre mi fa spillare il vino dalle sue damigiane” il commento via Twitter del presidente della Regione Puglia. Il video, postato sulla pagina Facebook di Emiliano, ha raccolto in 72 ore più di 18mila visualizzazioni e di 450 “like”. Una vera e propria ubriacatura “social”.
DA SAPERE:
1.Dopo un mese circa dalla vinificazione, bisogna travasare il vino. Questo primo travaso è detto “travaso autunnale”, tale operazione ha lo scopo di eliminare la feccia ossia quel deposito melmoso che, durante il riposo, si è formato sul fondo del recipiente. Ritardando troppo questa operazione la feccia potrebbe comunicare al vino gusto ed odore cattivo. In occasione di questo primo travaso non è strettamente necessario aggiungere prodotti per mantenere sano il vino; tuttavia è prudente farlo, soprattutto se l’uva in partenza non era perfetta e non si sono usate adeguate dosi di solfitante alla pigiatura. Si consiglia di far analizzare un campione di vino per avere un quadro tecnico chiaro e approfondito.
2.SECONDO TRAVASO: TRAVASARE DOPO IL FREDDO INVERNALE (TRAVASO PRIMAVERILE)
A fine inverno, o inizio primavera bisogna travasare nuovamente il vino: con le basse temperature invernali si depositano sul fondo dei recipienti le ultime scorie del vino. Questo secondo travaso è detto “travaso invernale” e deve senz’altro essere fatto prima che arrivi la nuova stagione calda. Affiché il vino possa superare i forti calori estivi bisognerebbe tenerlo in cantine freschissime e recipienti ben pieni. Comunque, l’estate è il periodo più critico per la conservazione del vino e per il suo eventuale trasporto da una località all’altra. Pertanto in occasione di questo secondo travaso, è necessario aggiungere dell’altro solfitante oppure un preparato a basso dosaggio di metabisolfito in combinazione con la vitamina C. L’uso della vitamina C (acido ascorbico), specialmente il momento dei travasi e dall’imbottigliamento, dà la possibilità di ottenere una buona protezione del vino dalle ossidazioni e di mantenerlo sano.
Data: 5 Dic 2015
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.