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Il comune di Barletta ha aderito alle Giornate Europee del Patrimonio con la mostra intitolata “L’arte di condividere. Disegni dalle donazioni del Museo Civico”. La mostra sarà visitabile dal 22 settembre al 21 ottobre 2018 nelle sale del Museo Civico del castello svevo di Barletta. L’esposizione mostra una raccolta di opere attinte dal ricco corpus grafico delle collezioni di Giuseppe Gabbiani, Vincenzo De Stefano, Raffaele Girondi, Ferdinando Cafiero e Pasquale Virgilio, con lo scopo di avvicinare il pubblico e favorire una completa conoscenza di quello che è il prezioso patrimonio conservato all’interno del Museo Civico.
Una mostra che documenta l’intensa attività creativa degli autori, quello che è stato lo sviluppo stesso delle collezioni, oltre ai rapporti sia di amicizia che professionali intercorsi con artisti contemporanei. Il tema di quest’anno delle Giornate Europee del Patrimonio è infatti proprio “L’arte di condividere” e si sposa con quelle che sono state le scelte operate sin dai primi anni dello scorso secolo dagli stessi collezionisti.
Grazie alle donazioni dei collezionisti infatti sono stati creati i percorsi museali e i disegni in esposizione rappresentano una parte molto significativa di quanto hanno deciso di condividere con tutta la comunità. La mostra inaugurata sabato 22 settembre al cospetto del sindaco di Barletta Mino Cannito, dell’assessore alla cultura Michele Ciniero, della Dirigente del Settore Beni e Servizi Culturali Santa Scommegna, sarà presentata dalla storica dell’arte e curatrice della mostra Ester De Rosa.
Nelle cassettiere saranno esposte opere dal XV al XX secolo con una varia rassegna di generi, stili e tecniche, con opere a matita, a carboncino, a pastello e ad inchiostro. Diversi i disegni firmati da grandi autori dell’Ottocento e del Novecento italiano, tra i quali Morelli, Palizzi, Cortese, Mancini, Armenise, Lista e Ciletti. Le opere sui pannelli documentano invece l’attività disegnativa di Gabbiani, De Stefano e Girondi intesa proprio come esercitazione accademica ma al contempo come strumento pratico per elaborare un’idea da realizzare in pittura oltre che come opera autonoma di intrinseca bellezza.