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BARLETTA – È stato inaugurato il 31 marzo 2025 il nuovo Archivio di Stato di Barletta, uno spazio che non solo custodirà secoli di storia, ma si propone anche come centro attivo di incontro, digitalizzazione e valorizzazione culturale per l’intera comunità.
A tagliare il nastro, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha definito l’evento «una restituzione di valore e identità al territorio». «Nella parola archivio – ha dichiarato – c’è la parola archè, origine. Ed è bello che in un luogo simile si celebri proprio la nascita di un presidio della memoria collettiva».
Un archivio moderno e digitale
Con oltre tre chilometri lineari di materiale archivistico, tra cui documenti risalenti alla fine del Cinquecento, il nuovo Archivio di Stato di Barletta rappresenta un tesoro inestimabile per studiosi, cittadini e istituzioni. Ma non solo: l’archivio sarà anche un centro per la digitalizzazione del patrimonio culturale della Puglia, per rendere consultabili e fruibili in chiave contemporanea i documenti custoditi.
In questo contesto, Giuli ha annunciato l’ambizioso progetto del Ministero della Cultura: la creazione di un “archivio degli archivi”, un grande archivio nazionale digitale che raccoglierà tutto il materiale digitalizzato dagli Archivi di Stato italiani, sotto la guida dell’Istituto Centrale per gli Archivi.
Dialogo tra istituzioni e memoria viva
Giuli ha sottolineato l’importanza del dialogo tra istituzioni e territori, soprattutto in riferimento al confronto tra le città di Trani e Barletta per l’unicità dell’archivio provinciale. Oggi entrambe dispongono di una propria sezione. «La cultura – ha detto il ministro – va avanti se dialoga. Il bello è proprio la collaborazione tra luoghi del sapere e istituzioni».
La nuova sede dell’Archivio di Stato di Barletta si distingue non solo per la sua valenza storica, ma anche per l’obiettivo di diventare spazio dinamico di partecipazione culturale, aperto alla cittadinanza e integrato con i più moderni strumenti tecnologici. La città rafforza così il suo ruolo di custode della memoria e si apre a nuove opportunità di crescita culturale e tecnologica, offrendo uno spazio vivo, accessibile e sempre più connesso al futuro.
Data: 2 Apr 2025
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