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Fontana Medievale e Mascheroni Rinascimentali, il passato di Laterza

“Nata su sorgenti di acqua pura, con strutture antiche secoli: è la fontana medievale di Laterza.”
Fontana Medievale e Mascheroni Rinascimentali, il passato di Laterza

La città di Laterza, nel tarantino, sorge su una serie di sorgenti di acqua potabile e dolce, che hanno dato vita inizialmente a una prosperosa città arroccata sulla cima di una gravina, poi a una serie di meraviglie strutturali e architettoniche come la sua fontana medievale, ricca di motivi architettonici e decorativi risalenti al 1500.

Laterza, l’origine, la gravina

Le gravine del comune di Laterza, che avvolgono il centro cittadino simboleggiando il passato locale, che testimonia l’origine preistorica della città tarantina. Da qui, nel corso dei secoli, aiutata dal fiume Lato che percorre il fondo delle varie conche, è sorta una località celebre per la sua maiolica, per il suo pane, ma anche per la sua fontana medievale, monumento ricco di attrattiva dal prestigioso valore architettonico.

La fontana medievale e l’acquedotto

La fontana medievale attinge direttamente dalle sorgenti sottostanti, fonti di vita sin dal periodo preistorico, ottime per l’approvvigionamento d’acqua incontaminata. In epoca romana venne edificato anche un acquedotto imponente, di cui restano tuttora solo alcuni archi. Lo stemma e la data di edificazione sono due punti focali della fontana medievale: sul primo sono ripresi due blasoni, il rastrello appartenente alla famiglia D’Azzia in diagonale e l’arma tipica dei Brancaccio, dando vita a un condotto dove scorreva l’acqua fino a pochi anni fa.

Mascheroni rinascimentali contro i demoni

Una caratteristica fondamentale della fontana medievale di Laterza sono i peculiari mascheroni di origine rinascimentale le cui bocche comunicano direttamente con le sorgenti, nati come scaramanzia per tenere lontani i demoni e proteggere la città. I volti sono finemente decorati, e sono raffigurati con una folta capigliatura che giunge fino a metà della fronte e baffi spessi inarcati verso l’alto. Intorno, oltre quel che resta degli archi romani, è possibile ammirare numerose abitazioni abbandonate, a testimonianza del passato cittadino la cui popolazione una volta era solita riunirsi alla fontana medievale per abbeverarsi e lavorare sempre vicino alla fonte d’acqua.

A due passi dal centro

Il centro storico, una volta raggiunta la storica fonte, è davvero a due passi. La Cantina Spagnola, la Chiesa Matrice, il Palazzo Marchesale, avvolti da palazzi cinquecenteschi dall’indubbio fascino, sembrano invitare ogni passante a scoprirli, guidando il passo di centinaia di turisti.


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