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Ferrovie Sud-Est, sospiro di sollievo: oggi il pagamento degli stipendi

Ferrovie Sud-Est, sospiro di sollievo: oggi il pagamento degli stipendi

Verso il saldo le mensilità di ottobre e novembre, sbloccati in anticipo fondi statali

Tirano un sospiro di sollievo i 1300 dipendenti delle Ferrovie del Sud-Est. Nella giornata di oggi è infatti in programma il pagamento degli stipendi di ottobre e novembre. Viene così scongiurata l’ipotesi di un’astensione di massa, idea anticipata nelle recenti assemblee spontanee in cui i lavoratori si erano riuniti. Il saldo delle mensilità arretrate maturerà grazie all’intervento straordinario della Regione Puglia che anticiperà una quota rispetto all’impegno statale. Il ritardo nel pagamento degli stipendi dello scorso mese era suonato come un campanello d’allarme per i dipendenti dell’azienda di trasporti: non più tardi di due settimane fa i sindacati avevano scritto a Regione e ministero, l’assessore regionale ai trasporti Gianni Giannini aveva garantito un intervento d’emergenza (non dovuto), mentre i vertici aziendali avevano assicurato che i soldi arriveranno “a giorni”. Fattori che vanno a sommarsi ai disservizi ed ai disagi all’utenza, dati registrati quotidianamente nell’ultimo biennio.

Intanto, permane la richiesta dei sindacati di istituire un tavolo ministeriale per affrontare in maniera organica la problematica del trasporto pubblico. «È una situazione insostenibile, i passeggeri sono allo sbando-ha affermato il segretario generale della Fit Cisl Franco Tursi-Parliamo di lavoratori, ma anche di studenti, dunque, minori. Le famiglie non possono mandare a scuola i propri figli con il timore che il bus prenda fuoco, oppure non ci sia o si fermi in mezzo alla campagna». Il ritardo-avevano spiegato dalle Ferrovie Sud-Est-è stato causato dalla mancata corresponsione della seconda tranche di finanziamento ministeriale per il trasporto pubblico locale: risposta alla quale i sindacati replicano esponendo la difficoltà dell’azienda di anticipare questi fondi, situazione che si è invece verificata in altre realtà locali. Oggi, con il saldo delle due mensilità, arriva una boccata di ossigeno, ma l’emergenza resta viva. Il mese prossimo, visto che ci saranno anche le tredicesime da pagare, sarà un po’più complicato, in assenza dello sblocco dei fondi statali.


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