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La regione Puglia ha alcuni centri abitati davvero meravigliosi, capaci di spiccare per modernità e progresso industriale, oltre alla sola area metropolitana di tutto il meridione, ovvero la città di Bari. Tuttavia, nel corso dei secoli, gli abitanti hanno sempre rispettato il verde che li circonda, controllando l’inurbamento, impegnandosi per lasciare la Puglia nella sua purezza tipica e incontaminata. Ricca di parchi naturali nazionali e regionali, sono diverse le location dove gli amanti della natura potranno ammirare esemplari di fauna del tutto peculiare, specifici della macchia mediterranea e del Tacco d’Italia.
In passato, fino allo scorso secolo, tutta l’area del Tavoliere e del Salento era ricca di grandi mammiferi, che sono spariti con il passare del tempo a causa del cambiamenti climatici. Ippopotami e pachidermi, soprattutto nelle epoche più remote, erano presenti in maniera sistematica nelle aree più inesplorate, come testimoniano diversi ritrovamenti archeologici risalenti a tempi ormai passati, poi estintisi in favore di specie più piccole.
Attualmente la fauna del territorio pugliese è quella tipica della macchia mediterranea, capace di sopportare le alte temperature estive, la vita in zone boschive non particolarmente fitte, di sopravvivere in particolar modo grazie alla bassa sterpaglia. Tra gli animali interessati è davvero semplice imbattersi in diverse volpi, insieme alle talpe, ai tassi e gli istrici, che solitamente trovano rifugio tra le piante basse delle zone più selvagge.
È nella fauna volatile che la Puglia mostra le sue più curiose varietà, come ad esempio nel fenicottero, presente in particolare nella zona settentrionale della regione, protagonista dell’area di Margherita di Savoia. Seguono, apprezzati dagli esperti, il piovanello triodattilo e l’aquila minore, in particolare lungo l’area dell’Alta Murgia. Poi anche tordi, gheppi, calandre e guccioni, rinomate specie tipicamente pugliesi.
Presente su tutta la regione, il geko è uno dei rettili fondamentali dell’ecosistema pugliese, innocuo ed onnipresente. Il cervone viene spesso confuso con un serpente pericoloso, tra i più lunghi d’Europa e capace di raggiungere anche i due metri, tuttavia si nutre al massimo di piccoli mammiferi come topi e conigli. Di tutt’altra specie sono le vipere, presenti soprattutto nei tratti più selvaggi della Puglia.
Grazie alla vastità delle sue zone selvatiche molte specie animali ancora rifioriscono in regione, e non di rado capita di poter ammirare lupi e orsi, per una fauna davvero caleidoscopica che non può che essere di grande vanto.
Data: 22 Ago 2018
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