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“Io devo andarmene di qui”. Il Flash mob degli universitari pugliesi

“Io devo andarmene di qui”. Il Flash mob degli universitari pugliesi

Inscenato un flash-mob contro i nuovi parametri ISEE, 4500 senza borse di studio

“Vado via da Bari perché con il nuovo ISEE ho perso la borsa di studio”: e ancora, “devo andare via perché se voglio studiare sono costretto a lavorare”. E poi: “Vado via dalla Puglia perché non posso perdere l’ultimo treno”. Si alzano uno dopo l’altro, con ordine e determinazione, e scelgono la via del flash-mob democratico gli studenti del sindacato Link per dire la loro contro i nuovi parametri Isee per l’ottenimento delle borse di studio che solo in Puglia hanno escluso dal sussidio oltre 4500 studenti. In occasione dell’arrivo a Bari ieri pomeriggio, presso il Salone degli Affreschi dell’Ateneo, del sottosegretario del ministero della Pubblica Istruzione Angela D’Onghia, decine di ragazzi hanno inscenato la civile protesta, levando così un tiepido quanto efficace urlo di disperazione.

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Le graduatorie definitive degli idonei pubblicate dall’Adisu hanno di fatto portato 4668 studenti a rimanere fuori dal sostegno offerto dal sistema regionale di diritto allo studio: 6.896 studenti di anni successivi erano risultati idonei (a fronte degli 8.990 dello scorso anno). I nuovi esclusi, pur non avendo assistito nell’ultimo anno a variazioni del proprio reddito familiare, per colpa dei nuovi parametri Isee non rientreranno fra coloro che possono usufruire di una borsa di studio o del posto letto. Già due giorni fa una cinquantina di ragazzi iscritti agli atenei pugliesi si erano presentati davanti ai piedi del palazzo della Regione di via Capruzzi per un-sit in di protesta rivolto al governatore Michele Emiliano: “A fronte dell’assenza di risposte immediate da parte del governo e del Miur, crediamo che la Regione Puglia debba assumersi le responsabilità di tale situazione e sopperire alle carenze nazionali, stanziando immediatamente risorse aggiuntive per l’assegnazione delle borse di studio agli idonei e per l’introduzione di misure correttive destinate agli studenti ingiustamente esclusi a causa del nuovo Isee-le parole di Luca Ieva, rappresentante di Link Bari-Abbiamo esposto le problematiche legate alla nostra università, sempre più in difficoltà a causa delle restrizioni sul diritto allo studio e al taglio dei fondi secondo il modello valutativo di premio/punizione dell’Anvur. Il 14,5% in meno di immatricolazioni al Sud non può lasciarci indifferenti”. Il sottosegretario D’Onghia ha replicato al flash-mob dichiarando l’impegno del Ministero a risolvere il problema degli esclusi dalle borse di studio con il nuovo ISEE.


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