Da Taranto a Capo Nord in bicicletta: la “missione impossibile”

Nei primi 40 chilometri è stato accompagnato da un folto gruppo di ciclisti della MTB Taranto Bikers, società alla quale è associato. Per i restanti 3960 chilometri, invece, dovrà affidarsi a gambe, cuore e muscoli: è il senso del viaggio che il sovrintendente Giuseppe Grottola, poliziotto in servizio alla Questura di Taranto, si appresta ad affrontare in sella alla sua bicicletta. Dalla Città dei due Mari dovrà infatti raggiungere Capo Nord, punto estremo dell’Europa. Un percorso non semplice, che comporterà più di un mese di viaggio e si snoderà attraverso Italia, Austria, Germania e Norvegia, fino appunto a Capo Nord, punto estremo della terra che nelle idee degli esploratori rappresenta il sogno nel cassetto di qualunque viaggiatore.

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1 Viaggio partito dalla Città dei Due Mari, il poliziotto non è nuovo a queste imprese
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Viaggio partito dalla Città dei Due Mari, il poliziotto non è nuovo a queste imprese

Grottola ha stilato per l’occasione una dettagliata tabella di viaggio: il percorso da lui seguito si snoderà, secondo le previsioni, in 33 tappe per circa 120 km al giorno tra piste ciclabili e strade secondarie e permetterà al biker di percorrere da Sud a Nord tutta l’Europa. Grottola sarà fornito di guide, carte topografiche e navigatore satellitare. Per l’occasione la MTB Taranto Bikers ha dato anche vita a un canale Vimeo sul quale ogni giorno sarà aggiornato il viaggio di Grottola. Giuseppe non è però affatto nuovo a imprese del genere: nel 2008 ha affrontato il Cammino di Santiago de Compostela (Spagna), 800km;- nel 2013 ha percorso la Via Francigena, da Canterbury a Roma, circa 2500 km;- nel 2014 la Via Portoghese con meta sempre Santiago de Compostela (Spagna), circa 600 km;- nel 2015 e nel 2016 ha attraversato il “Tuscany Trail” 650 km di percorso sterrato in Toscana;- nel 2016 la Roma – Trento, denominato “Italy Divide”, percorso di circa 800 km. Ora al via un’altra impresa, le cui tappe di preparazione sono state raccontate su Facebook: gambe in spalla e pedalare. Per scrivere la storia, Giuseppe Grottola non conosce altri modi.