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“Il 9 maggio 1087 l’audacia di 73 marinai di Bari e provincia – 62 furono quelli premiati dall’abate Elia – rese possibile un evento che avrebbe dato alla città di Bari una precisa identità storica, diciamo pure uno stato d’animo collettivo, un afflato che non smette, ancora oggi, di legare la città al suo patrono san Nicola. La Traslazione delle reliquie del Santo di Myra è per sua intrinseca natura un evento storico, poiché l’idea di recarsi a Mira per trafugare le ossa del Santo nacque dall’esigenza di dare nuovo impulso ad una città che, a causa della conquista normanna, aveva perduto il ruolo di residenza del Catepano e, dunque, di capitale dell’Italia bizantina”. Ha inizio così il racconto delle origini del corteo di San Nicola, tappa fissa per Bari e i baresi nel mese di maggio. L’edizione 2016, la cui direzione artistica è stata affidata al regista Francesco Brollo, è stata raccontata a quattro mesi di distanza dal video ufficiale, curato dalla Cooperativa Pooya e dalla Doc Servizi Bari (riprese a cura di Zerottanta).
A distanza di quasi mille anni il gesto dei traslatori ha mutato profondamente l’identità di una città, ma anche di generazioni di fedeli succedutesi nel tempo, migliaia di pellegrini che al seguito del santo venuto dal mare hanno ritrovato le comuni radici mediterranee della propria civiltà. Dalla minuziosa preparazione della festa, passando dalla vestizione di comparse e sbandieratori fino all’arrivo delle ossa al molo e dell’icona del Santo sulla celebre caravella, ogni attimo del Corteo è immortalato in un video di 435 secondi, ovvero 7 minuti e 15 secondi. Nel “fatto religioso che porta in sé una manifestazione, che molto probabilmente era commemorata in modo spettacolare” raccontavano le cronache dell’epoca. Il Corteo storico ripropone un patrimonio spirituale e culturale e lo condivide con altri popoli, attraverso i mezzi attuali della comunicazione, il potere evocativo dell’arte ed il sentimento religioso dell’uomo. A concluderlo è l’uscita dal castello con la conseguente esibizione aerea coordinata dalla ballerina e coreografa Elisa Barucchieri, che volteggia davanti al teatro Petruzzelli danzando con dei grandi palloni bianchi.
Data: 15 Set 2016
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