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Casa delle Culture, Bari apre le porte all’integrazione

Casa delle Culture, Bari apre le porte all’integrazione

Taglio del nastro a Bari per la Casa delle Culture, il centro polifunzionale stabile di aggregazione, accoglienza, orientamento, dialogo interculturale e valorizzazione delle competenze aperto a tutti i cittadini, italiani e stranieri. A ospitare la sede è il quartiere San Paolo, per un chiaro messaggio di inclusione sociale: la struttura – gestita dall’ATS composta dal consorzio Elpendù, dalla cooperativa sociale CAPS e dalle associazioni Abusuan e Gruppo lavoro rifugiati Onlus – offrirà occasioni di convivialità e scambio e darà il via ad attività laboratoriali, corsi pre-professionalizzanti ed eventi culturali per promuovere una cultura di inclusione, con il coinvolgimento di migranti e cittadini seguiti nei vari servizi del welfare comunale.

Inaugurata la sede

La Casa delle Culture si estende su tre livelli per oltre 2.500 metri quadrati ed è composta da un auditorium da 106 posti, una sala conferenza da 96 posti, un laboratorio informatico, una cucina e una sala mensa, un laboratorio per l’autocostruzione e la falegnameria, spazi per la sartoria sociale, una sala lettura, una lavanderia, bagni e 16 camere per l’accoglienza, oltre agli spazi aperti.

Al taglio del nastro hanno presenziato l’assessora al Welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico, il presidente del municipio III Massimiliano Spizzico, i rappresentanti dell’A.T.S. che si occuperà della gestione – consorzio Elpendù, cooperativa sociale C.A.P.S. e associazioni Abusuan e Gruppo Lavoro Rifugiati -, e i rappresentati di circa cento realtà territoriali. Entusiasta il commento dei realizzatori e curatori della struttura, nella quale troveranno accoglienza temporanea, per un massimo di 3 mesi prorogabili, fino a 25 migranti. “E’ stata una festa partecipata all’insegna della condivisione, dello scambio, della musica e dell’arte. I nostri ringraziamenti vanno al Caf San Paolo e Japigia per i loro contributi! E ancora al Gruppo Educhiamoci alla Pace, la nostra amica e soprano Nana, le scolaresche della scuola elementare Don Milani e della scuola media Ungaretti per le loro meravigliose esibizioni musicali, al Gruppo Umana Solidarietà, all’artista Vito Savino e all’associazione Inuit, e a tutti coloro che hanno reso questa partenza carica di intenzioni positive”.


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