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Il Carnevale in Puglia non è solo un’occasione di festa come tante, ma un crogiuolo di tradizioni e colori che si riflettono puntualmente in ogni situazione e contesto. Tutto il meridione è avvolto, in queste circostanze, da un profumo più dolce, poiché è consuetudine associare ad ogni evenienza ed ogni ricorrenza piatti e dolci specifici, rimembranze di un passato che di malavoglia si lascerebbe mai andare via, troppa bontà. Alcuni piatti in Puglia hanno avuto modo di diventare davvero iconici e di essere associati direttamente alla festività a cui ci si riferisce.
Come non vedere una Chiacchera e non pensare alla bellezza del Carnevale, ad esempio? Chiamate anche cenci o frappe, sono strisce dal bordo dentellato di pasta fritta e cosparsa di zucchero a velo. Gli ingredienti di questa ricetta sono facili da reperire e la preparazione è davvero semplice, con un risultato che supera ogni aspettativa: la frittura emerge con la leggerezza dello zucchero a velo creando già sul palato un impasto che si amalgama e si scioglie in bocca. Una pietanza tipica di tutta la regione, è possibile trovarla da Foggia a Lecce, dove da secoli più che un piatto è una vera e propria tradizione.
I Purcidduzzi sono un piatto relativamente poco conosciuto se si supera la zona salentina, tuttavia presenti anche in Basilicata e Campania. Molto dolci e ricchi di grassi, venivano ritenuti il modo perfetto per prepararsi ad affrontare l’imminente periodo di Quaresima, caratterizzato da digiuni e restrizioni alimentari. Il nome deriva dal fatto che la forma di questi dolcetti somiglia a quella di minuscoli porcellini ed una tradizione tarantina richiede che vengano preparati in occasione del giorno di Sant’Abate, raffigurato spesso con un maiale al seguito. Sono piccoli gnocchi realizzati a partire da farina ed acqua ed arricchiti con zucchero miele e cannella.
Spostandosi a Foggia è possibile reperire una ricetta del carnevale ben più sostanziosa, al confronto delle altre in regione, ma parimenti godibile e bella anche solo da vedere, quella delle cosiddette Dita degli Apostoli. Chiamate così per la loro forma allungata sebbene le origini etimologiche del piatto siano incerte e sicuramente legate al mondo religioso (si dice che siano state delle suore a chiamarle così, preparando la ricetta con gli ingredienti avanzati dalle altre cotture). Il loro aspetto è paragonabile a quello di bianchi cannelloni realizzati con delle crepè ripieni di ricotta vaccina e cioccolato, a pezzi o grattuggiato, oppure cannella. Il livello di dolcezza di questo piatto è elevatissimo, così come sono molti i rimandi ad ingredienti squisitamente meridionali.
Menzionando i migliori sapori della tradizione dolciaria pugliese a Carnevale è impossibile non pensare ai tenerelli. Questi confetti colorati apparentemente innocui, conservano al loro interno un cuore fatto di mandorle e cioccolato di vari gusti, per un sapore imperdibile che fa di questo prodotto un simbolo della festa. La tradizione dei tenerelli pugliesi si è evoluta a tal punto che vengono adoperati per celebrare ogni genere di cerimonia, dal matrimonio alla comunione, dal compleanno alla laurea, il tenerello è un vero e proprio simbolo di gioia e perchè no, anche e soprattutto di bontà!
Un piatto controverso è quello delle Zeppole, in Puglia associate a San Giuseppe e alla Festa del papà. Benché l’origine del piatto sia campana e sia diffuso in tutta Italia, nel Tacco dello stivale ha dato origine a tradizioni leggermente differenti. Questi dolci vengono infatti preparati per tutto il periodo che va da carnevale al 19 marzo, celebrazione del santo. A differenza del resto della penisola italica la zeppola pugliese è fritta tradizionalmente nello strutto, ed è accompagnata da limone grattugiato ed amarena.
La dolcezza è una qualità caratteristica delle terre più a meridione sotto ogni punto di vista, i dolci tradizionali non potevano quindi fare eccezione. La Puglia è una regione ricca di gusto e dolcezza, così come la festa i cui simboli sono i colori, le maschere, la felicità, che in regione non è mai troppo lontana dalla tavola di casa.
Data: 19 Gen 2018
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